«Questo è un giorno felice per me» ha esordito Vespa nel convegno in Fiera. «Oggi è stato protocollato al Comune di Manduria il mio progetto e la mia richiesta di concessione edilizia. Poi, ho appena appreso dal sindaco dell’iniziativa del Consiglio Comunale finalizzata a concedermi la cittadinanza onoraria»
«Sono un uomo fortunato ad avere l’opportunità di realizzare un’azienda vinicola in Puglia. Anche se il mio lavoro mi porta a stare lontano dalla Puglia, vivo le vostre stesse emozioni. Se mi volete, sarò uno di voi».
Bruno Vespa, storico volto del giornalismo della Rai, mette radici a Manduria. Dopo aver acquistato una vecchia ma suggestiva masseria e diversi ettari di vigneto, sta per avviare i lavori per ristrutturarla: presto ospiterà la sede della sua azienda vinicola e dagli ambienti di questa struttura vi ricaverà anche dei posti-letto per quei turisti che vorranno vivere il privilegio di ammirare l’alba e il tramonto con una prospettiva caratterizzata dagli alberelli di Primitivo.
«Questo è un giorno felice per me» ha esordito Vespa nel convegno in Fiera. «Oggi è stato protocollato al Comune di Manduria il mio progetto e la mia richiesta di concessione edilizia. Poi, ho appena appreso dal sindaco dell’iniziativa del Consiglio Comunale finalizzata a concedermi la cittadinanza onoraria».
Abruzzese di origini e romano di adozione, Vespa ha deciso di investire in Puglia. Ammaliato da un territorio ricco di storia e di cultura, culla di uno dei prodotti più apprezzati nel mondo: il Primitivo di Manduria.
«Sono appassionato di vino da sempre» ha ricordato Vespa parlando in un padiglione dei convegni gremito di gente. «Scrivo di vino da 35 anni. Ricordo della vicenda del vino al metanolo di trent’anni fa (richiamata dal precedente intervento dell’assessore alle Attività Produttive, Gianluigi De Donno, ndr), che però io associavo solo all’azienda Ciravegna. Non sapevo del coinvolgimento di un’azienda di Manduria. E’ stata una tragedia enorme e, come spesso accade in Italia in questi casi, spesso arrivano gli avvoltoi: si temette per le sorti dei vini italiani. Invece, proprio dalla presa di coscienza che seguì a quella tragedia è nato un grande vino italiano. il Primitivo».
Perché l’investimento in Puglia e non in Abruzzo.
«Il governatore dell’Abruzzo ha fatto salti mortali nel cercare di convincermi a realizzare la mia azienda nella mia regione d’origine. A lui ho risposto, con semplicità, che avevo scelto la Puglia».
Un amore non recente. Prima di acquistare masseria “Li Reni”, Vespa era contitolare di un’altra azienda vitivinicola a Manduria.
«Eravamo quattro soci. Poi, come sovente accade nelle società, le strategie operative dei soci non collimavano più. Ho deciso, quindi, di lasciare masseria Cuturi e di compiere un investimento coinvolgendo la mia famiglia».