Il consigliere regionale di Torricella interviene sugli scandali che stanno interessando la compagnia di trasporti pugliese
“Dopo dieci anni di torbida attività gestionale, è inusuale che adesso tutti gridino allo scandalo dimenticando che a pagarne le conseguenze sono stati solo gli utenti del servizio e i pendolari”.
Lo dichiara il consigliere tarantino de La Puglia con Emiliano, Giuseppe Turco, commentando i dati della relazione choc sulle Ferrovie Sud Est.
“È scandaloso – dice - che nessuno sia stato all’altezza di intervenire per fermare questo scempio. Dove erano i revisori dei conti e dove sono ora i sindacati? Vorremmo ascoltare anche le loro considerazioni. Sembra di assistere a una storia da fotoromanzo dell’orrore politico perché tra i tanti scandali d’Italia è forse uno dei più grandi. Tutti sapevano, ma a memoria d’uomo, nessuno è andato a presentare una denuncia, un esposto querela ai magistrati per raccontare quello che succedeva. Se però adesso qualcuno ha i nomi degli assunti degli ultimi tre anni, visto che la relazione non li cita, potremmo avere un’idea più chiara senza malignare. Anche se Andreotti diceva che a malignare spesso ci si azzecca”.
“Mi lascia sgomento – aggiunge Turco - leggere i costi sostenuti dalle Sud Est per l’archivio. Che archivio ha? L’archivio del Vaticano costa sicuramente meno. Leggiamo anche di famiglie miracolate a suon di incarichi e di sperperi di ogni genere. Il vero sentito ringraziamento – sottolinea - va alle mamme e ai papà dei ragazzi e degli studenti che in questi anni hanno sempre denunciato i continui disservizi del trasporto ferroviario. Senza di loro avremmo assistito impotenti a questa gigantesca voragine economico-finanziaria. E un ringraziamento va anche ai creditori perché solo attraverso le loro segnalazioni è stato scoperchiato questo terribile vaso di Pandora. Dal quale vogliamo acquisire altri elementi e ripeto, soprattutto i nomi e i cognomi degli assunti nell’arco degli ultimi tre anni. Questa storia sembra – conclude Turco – solo fantascienza, ma purtroppo è solo una triste realtà perché a pagarne sono sempre e solo i cittadini pugliesi. E poi non ci meravigliamo del forte astensionismo elettorale degno delle peggiori pagine della storia antecedente la prima Repubblica”.