mercoledì 27 novembre 2024


31/03/2016 19:58:39 - Manduria - Attualità

Regione Puglia, società “Manduriambiente” e Comune di Manduria hanno raggiunto l’altro ieri mattina un primo accordo di massima: sarà conferito solo la parte umida dei rifiuti

 
Verso la riapertura della discarica di contrada “Chianca”. Regione Puglia, società “Manduriambiente” e Comune di Manduria hanno raggiunto l’altro ieri mattina, nel corso di una riunione che si è svolta a Bari, un’intesa per utilizzare la volumetria (388mila metri cubi) che si verrà a creare con un innalzamento di 3,9 metri della struttura. In questa nuova volumetria, però, si potrà conferire solo la frazione umida dei rifiuti. Nel contempo, “Manduriambiente” si impegna a rinunciare ad ogni contenzioso per l’esaurimento anticipato della volumetria a causa dello stoccaggio, originariamente non messo in preventivo, della frazione secca. La società si doterà di nuovissime tecnologie per selezionare e lavorare la frazione umida del rifiuto, con la finalità, peraltro, di dar vita ad un impianto di compostaggio.
In meno di sei mesi (forse anche quattro), quindi, la discarica di contrada “Chianca” avrà una seconda vita: nel verbale sottoscritto ieri mattina sono indicati i tempi entro cui ogni passaggio tecnico e burocratico dovrà essere espletato, non prima di aver chiarito e determinato la titolarità del revamping, che compete a “Mandurianbiente” (alcuni anni ha aveva già ottenuto il parere favorevole dalla Regione alla richiesta dell’Autorizzazione Integrata Ambientale).
«L’intesa dovrà essere preventivamente portata in discussione in Consiglio Comunale e approvata» chiarisce l’assessore ai Lavori Pubblici e all’Ambiente, Amleto Della Rocca, che ieri ha rappresentato il Comune di Manduria. «In questa situazione emergenziale, non vi sono alternative: se il Comune dovesse opporsi, sarà nominato un commissario ad acta cui sarà affidato il compito di gestire questa fase».
Nel corso della riunione-fiume di ieri mattina (circa cinque ore), alla quale hanno partecipato anche i rappresentanti della Regione (il capo dipartimento Barbara Valenzano) e di “Manduriambiente” (Uber Barbieri e Francesco Muscatello), sono stati fissati alcuni paletti.
«Naturalmente l’utilizzo della discarica sarà a termine: una volta terminata la volumetria (è stato stimato che si potranno conferire 65mila tonnellate di umido all’anno), l’impianto chiuderà» aggiunge l’assessore Della Rocca. «Poi si andrà a ridiscutere la royalty che il Comune dovrà incassare per ogni tonnellata di frazione umida che sarà depositata in questo impianto che ha sede nel territorio di Manduria. Infine, dovremo il rideterminare il prezzo di conferimento dei rifiuti, che sarà sicuramente inferiore a quello applicato attualmente a Massafra».











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