Il libro si intitola “Male Capitale – La misera ricchezza del clan dei Casalesi”
Ha inferto un durissimo colpo alla Camorra, trascorre la vita sotto scorta e ha scritto due libri sull'ascesa e il patrimonio dei clan malavitosi e la vita dei boss in latitanza.
Venerdì 8 aprile, alle ore 19,30, che il 7 dicembre 2011, stanandolo da un bunker a Casapesenna, non molto lontano da Casal di Principe (Caserta), catturò il boss del clan dei casalesi Michele ZAGARIA, presenterà in esclusiva presso la Taberna Libraria di Latiano, come unica tappa in Puglia, il suo nuovo originalissimo libro “Male Capitale – La misera ricchezza del clan dei Casalesi” (editoreGiapeto)
Siamo a Napoli, in una terra brutalizzata anche nell'ambiente, una terra dove per "affari", per denaro, si violentano le proprie radici, l'aria che si respira, si uccide il futuro. Il magistrato, nella sua opera, racconta la mafia campana attraverso la parodia, mostrandola per quello che è: falsità e idolatria, un impero costruito su emblemi falsi, contornati da un lusso volgare, che testimonia una grandezza inesistente e inutile. Debole di contenuti di fronte all’avanzare delle indagini, alle manette e ai sequestri patrimoniali.
Per esorcizzare il clan decapitato dall'arresto di Zagaria, Maresca nel libro cambia il nome del clan dei Casalesi con “il clan dei Caponesi”. Il suo fondatore Antonio Bardellino diventa “Antonio Porcellino”. Il boss Francesco Schiavone detto Sandokan, diventa Francesco Liberone detto “la Perla di Labuan”; lo stesso Michele Zagaria diventa “Bagaria”. La città di Marcianise “Puccianise” e Casapesenna è “Casapennata”. Nomi falsi che però descrivono fatti veri, precisi e puntuali, vicende che hanno riempito la cronaca giudiziaria.
Catello MARESCA è anche autore del libro “L'ultimo bunker” pubblicato quattro anni fa, un'opera che ha analizzato con minuzia di particolari e dettagli sconosciuti le fasi investigative della cattura di Zagaria, utilizzando un linguaggio a metà tra la cronaca giornalistica e il romanzo e mettendo a nudo il ragionamento dei boss, il loro modo di difendersi e dove si nascondono. I rifugi sotterranei che hanno raggiunto una sofisticazione e un confort sorprendenti, bunker dove i capiclan si rintanavano come topi, ricavati nelle terre devastate dall’inquinamento prodotto dallo smaltimento scellerato dei rifiuti
In merito a questa vittoria dell’antimafia rispetto all’intricato sistema di criminalità organizzata, lo stesso Magistrato Catello MARESCA dichiarò “I tre anni della caccia a Zagaria sono stati intensi e istruttivi: auguro a ogni collega di avere la fortuna di vivere un’esperienza del genere. È stato un insieme di sentimenti e sensazioni unici, spesso contrastanti: esaltazione ed euforia quando capti indicazioni positive, delusione e rammarico quando i risultati non arrivano.”
Dopo la pausa Pasquale, la rassegna "Cultura spettacolo e ..." organizzata dalla Taberna Libraria di Latiano, in collaborazione con Chez Vous di Piero FUMAROLA e Centro Studi Meridiani di Latiano, patrocinata dell'Amministrazione Comunale di Latiano e di Francavilla Fontana, riprendequindicon un appartamento davvero imperdibile.