E’ stato presente anche Maurice Carrisi, il fratello del caporale Alessandro, che perse la vita in quella strage
Per il terzo anno consecutivo, l’Amministrazione Comunale di Avetrana ha voluto commemorare i Caduti (non solo militari, ma anche civili) della strage di Nassiryia. Alla presenza di Maurice Carrisi, fratello di Alessandro (il militare di Trepuzzi vittima di quella strage) e di numerosi altri rappresentanti delle istituzioni (fra i quali la dott.ssa Erminia Cesari, vice prefetto vicario della Prefettura di Taranto) e delle forze militari (il maggiore dell’Esercito Claudio Dell’Angelo, il tel. col. dei Carabinieri Massimiliano D’Anna, il tenente della Guardia di Finanza Carlo Balestra e il sostituto del commissario di Polizia, Giacomo Cerfeda), e di diverse classi dell’istituto comprensivo di Avetrana, è stata inizialmente deposta una corona d’alloro al monumento ai Caduti della cittadina avetranese.
Poi, nell’auditorium intitolato proprio ai Caduti di Nassiryia, il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Todisco e il vice sindaco di Avetrana Alessandro Scarciglia (il sindaco De Marco era assente per motivi di salute), hanno onorato la memoria delle 19 vittime della strage. Alessandro Scarciglia, in particolare, ha ricordato il valore del sacrificio di quelle vite e di tutti gli altri militari Italiani che sono morti in analoghi attentati.
«La loro missione è la pace e non la guerra» ha sottolineato. «Quelle Italiane non sono forze di occupazione: le loro sono delle missioni umanitarie».
Particolarmente commovente l’intervento del fratello di Alessandro Carrisi, la vittima pugliese di quella strage.
«Mio fratello si riteneva fortunato perché poteva aiutare quella popolazione» ha spiegato Maurice Carrisi. «In particolare, aveva nel cuore i bambini iracheni. E per onorare la sua memoria, la mia famiglia, che non nutre rancore verso quel Paese (in tutte le Nazioni c’è gente buona e gente cattiva, ma non si può far di tutta l’erba un fascio), aprì, all’indomani della strage, una sottoscrizione pubblica. Abbiamo raccolto 42.000 euro e con quella somma abbiamo ristrutturato una scuola irachena, che è stata intitolata a mio fratello. Nel mio paese, Trepuzzi, è avvenuta la stessa cosa: il sindaco ha voluto intitolare ad Alessandro la scuola elementare e poi ha voluto che le due scuole elementari si gemellassero. Nell’ambito di questo gemellaggio, abbiamo ospitato dei bambini iracheni. Anche se non c’è più, cercheremo sempre di esaudire i desideri di mio fratello Alessandro. E’ importante che oggi vi siano tanti ragazzi (molto toccante e significativa la rappresentazione delle classi VB e VB dell’istituto comprensivo, ndr). Loro devono sapere che tutte le persone sono uguali davanti alla morte. Ma non tutte sono uguali davanti alla storia».
Nella galleria la foto della cerimonia.