E’ stata operata e salvata grazie alla diagnosi: ad accorgersi delle condizioni critiche della piccola, che era in coda per le procedure di identificazione con mamma, è stato il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano
Una bimba somala di tre anni, arrivata nell’hotspot di Taranto insieme con la mamma trentenne e il fratello di 13 anni, e affetta da una idrocefalia acuta è stata operata di urgenza nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale Santissima Annunziata ed ora sta bene. Ad accorgersi delle condizioni critiche della piccola, che era in coda per le procedure di identificazione con mamma e fratello in un gruppo di oltre 200 migranti appena giunti da Crotone, è stato il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, che è anche pediatra.
Stefano, che presta a titolo di volontariato la sua opera professionale in supporto ai medici che visitano i migranti in arrivo, racconta di avere notato tra la folla la piccola che aveva evidenti segni di malessere. Dopo averla visitata e compreso le gravità della situazione, racconta ancora «ho ottenuto, grazie alla disponibilità e collaborazione della polizia, di accelerare per lei e la sua famiglia le procedure in modo da procedere al ricovero immediato». Così, dopo una prima diagnosi fatta nell’hotspot, la piccola è stata visitata e operata d’urgenza nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale tarantino da dove presto potrà essere dimessa perchè, racconta Stefano, le sue condizioni le consentiranno a breve di affrontare il viaggio verso la Germania dove è diretta con la famiglia.
I medici hanno verificato che la bimba era già stata operata per un tumore al cervello, ma che purtroppo la massa tumorale si è riformata.