Sarà sottoposto alla Regione Puglia un documento, firmato e condiviso, sulle criticità delle strutture ospedaliere di Taranto e le gravi carenze di organico che si ripercuotono sui servizi offerti ai cittadini
Il comitato Cittadini Lavoratori Liberi e Pensanti comunica che al termine del tavolo tecnico pubblico di lunedì, al quale hanno partecipato l’ematologo Patrizio Mazza, l’oncologo Salvatore Pisconti, il direttore dell’Asl di Taranto Stefano Rossi, l’epidemiologo Sante Minerba, il direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asl di Taranto Michele Conversano, il direttore sanitario Maria Leone - è stato raggiunto un accordo con l’Asl di Taranto e i medici presenti all’incontro, per sottoporre alla Regione Puglia un documento firmato e condiviso sulle criticità delle strutture ospedaliere di Taranto e le gravi carenze di organico che si ripercuotono sui servizi offerti ai cittadini. L’urgenza del documento va nell’ottica del superamento dell’approvazione del piano di riordino, senza la quale non si sbloccano i fondi per le assunzioni.
Un passo importante che impegna non solo il Comitato ma la cittadinanza attiva e soprattutto Asl e medici nella denuncia di una situazione che merita un intervento concreto e veloce perché Taranto non può più aspettare. Gli ammalati non possono più aspettare. L’emergenza è ora e l’ospedale San Cataldo è ancora un progetto che chissà quando e se troverà attuazione. In ogni caso ci vorranno anni e nel frattempo gli ammalati e le famiglie continueranno a subire queste gravi mancanze nonostante, e lo sottolineiamo, l’eccellenza umana e professionale delle equipe mediche nei reparti del Moscati.
Il Comitato Cittadini Lavoratori Liberi e Pensanti, nel tentativo di agire - come sempre - per migliorare il futuro di tutta l’utenza tarantina, ha chiesto il potenziamento delle strutture esistenti come già fatto con la campagna RST (esenzione ticket straordinaria per tutti i cittadini che rischiano di ammalarsi a causa dell’inquinamento) e dopo il sit-in dello scorso 2 gennaio proprio dinanzi all’ospedale Moscati. E mentre il piano di riordino è stato prorogato per consentire alle strutture di definire il bilancio, per permettere alla Puglia di non perdere 500 milioni di premialità (cifra della quale i Liberi e Pensanti vorrebbero conoscere la destinazione d’uso) il Comitato è riuscito ad ottenere un importante risultato, cioè portare dalla parte della cittadinanza attiva anche i responsabili dell’Asl di Taranto e i medici - impegnati quotidianamente nella cura di pazienti che purtroppo sono in costante aumento - per realizzare e firmare un documento congiunto che potrebbe accelerare gli aiuti che occorrono da subito per migliorare i servizi della sanità. Documento al quale si comincerà a lavorare già oggi, perché la Regione Puglia e il Ministero della Salute devono intervenire su strutture che sono in affanno a causa della carenza di risorse umane. Occorre potenziare la prevenzione e la qualità della cura.