Sono stati tenuti dal neocampione italiano Paolo Bruno
Un corso per imparare a realizzare la pizza in teglia e la focaccia barese. Non uno dei tanti, riservati a casalinghe o massaie, oppure ad aspiranti pizzaioli. Ma un corso speciale, perché “speciali” erano gli allievi che lo hanno frequentato: i migranti che sono ospitati nelle comunità di Monacizzo e Maruggio.
A dirigerlo è stato un pizzaiolo professionista, maruggese d’origine e manduriano d’adozione: Paolo Bruno, dall’ottobre del 2014 “Istruttore pizzaiolo” dell’associazione “Pizza New School”, recentemente laureatosi campione italiano di “Pizza classica”.
«E’ stata una bella esperienza» racconta Paolo Bruno. «I miei “allievi” provenivano da vari Paesi dell’Africa. Non avevano, insomma, dimestichezza con la pizza. C’è stata qualche difficoltà a comunicare per via della lingua, ma alla fine il risultato è stato eccellente. Si sono entusiasmati e sono riusciti ad impastare, a stendere la pizza, ad inserire gli ingredienti, per poi passare alla fase della cottura. Contenti per l’esperienza e, ancor di più, per la possibilità di poter gustare, poi, la pizza in teglia e la focaccia barese».
L’impegno nel sociale di Paolo Bruno non si è fermato a questa esperienza.
«L’altro ieri ho partecipato, insieme ad un collega di Lecce e a uno di Brindisi, ad un corso di formazione gratuito alla professione di pizzaiolo riservato a persone affette dalla Sindrome di Down» rende noto ancora Paolo Bruno. «Il corso si è tenuto a Brindisi ed ha coinvolto ragazzi maggiorenni affetti da questa sindrome, con l’intento è quello di permettere loro un’integrazione nel contesto lavorativo. Abbiamo stimolato questi ragazzi a mettere mani agli elementi che compongono l’impasto: sono stati loro a realizzarlo».
In attesa di far partire una serie di corsi nelle scuole, Paolo Bruno, che fa questo lavoro con grande passione dall’età di 13 anni, un paio di settimane fa ha conquistato a Modugno il titolo italiano nel concorso “Master Pizza Chef” per pizza classica.
«Ho preparato una pizza che ho denominato “Sapori nuestri”, perché ricca di ingredienti della nostra terra» fa presente Paolo Bruno. «Per l’impasto, ho scelto una farina tipo 2 con germe di grano. Prima della fase di cottura, l’ho condita con parmigiano grattugiato e scamorza affumicata tritata. L’ho uscita una prima volta dal forno a metà cottura e ci ho aggiunto stufato di fave novelle, carciofi, finocchietto selvatico e cipolla. L’ho poi rimessa in cottura e, prima di servirla, l’ho completata con pomodorini Confit conditi e speziati con zucchero di canna».
Grazie a questo titolo, ad ottobre parteciperà ad una trasmissione televisiva.