Più per principio che per una motivazione valida, tantissimi manduriani hanno deciso di ... tenere chiusa la porta alla differenziata
Lo spettacolo è indecoroso, alle soglie dell’inciviltà: buste di rifiuti indifferenziati abbandonati ovunque e, in particolare, nei pressi dei contenitori e delle campane utilizzati per il Progetto Sirio, la raccolta differenziata sperimentale che venne attuata alcuni anni fa. Altre buste iniziano a spuntare nelle strade delle campagne, nella periferia della città.
Più per principio che per una motivazione valida, tantissimi manduriani hanno deciso di ... tenere chiusa la porta alla differenziata.
«Questo è il nostro paese: mi vergogno di essere manduriano» è lo sfogo di un cittadino attraverso facebook.
In effetti non si comprende cosa possa spingere tanti manduriani a comportarsi in questo modo. Anche perché l’azienda di igiene garantisce il ritiro dell’indifferenziato due volte alla settimana: il mercoledì e il sabato. E’ proprio un sacrificio così grande tenere le buste in casa tre giorni?
Si spera che, con il passar del tempo, la situazione si possa normalizzare. Nel frattempo, questi gesti di inciviltà, documentati attraverso numerose fotografie, vengono stigmatizzati da chi ha compreso l’importanza e i vantaggi della raccolta differenziata.
«Dopo diverso tempo, sono nuovamente a Manduria per un tranquillo weekend in famiglia che, tra le altre cose, coincide con l’ultimo fine settimana di cassonetti “ordinari” per i miei concittadini» raccolta Silvia De Maglie, una ragazza manduriana da tempo trapiantata a Roma. «Finalmente la raccolta differenziata è arrivata anche a Manduria! Insomma, da lunedì la carta in un contenitore, la plastica in altro, l’umido in un altro ancora e così per ogni tipo di materiale secondo le indicazioni del Comune. Occorrerà un pò di attenzione i primi giorni, poi diventerà automatico e addirittura gratificante!
Ma sapete cosa mi ha tremendamente innervosita? Tutti, ma proprio tutti, coloro cui ho chiesto cosa pensassero della differenziata, non nascondendo un certo personale entusiasmo, mi hanno risposto: “Signorina, guardi che le campagne si stanno già riempiendo di rifiuti”.
Abbiamo mobilitato le Iene, il Tg5, Striscia la Notizia, sciamo scesi in piazza più e più volte per chiedere che venisse bloccato lo scempioso progetto dello scarico in mare del depuratore in mare e abbiamo mobilitato tutti i mezzi di comunicazione esistenti per risparmiare ogni singolo albero di ulivo dall’abbattimento per la Xylella. Ora inquiniamo la meravigliosa terra rossa e carica di frutti perchè non vogliamo fare la raccolta differenziata?
Sono arrabbiata, tanto arrabbiata. Non ci meritiamo nulla. E il mare bellissimo, se la terra è puzzolente e velenosa, non serve a salvarci la faccia».