Il Comune di Manduria ha affidato la riscossione coattiva dei verbali ad Equitalia, ma si pensa verosimilmente di recuperare solo il 14,8411% della somma, ovvero poco più di 78mila euro
Ammonta a oltre 527mila euro l’importo delle violazioni contestate al Codice della Strada che gli automobilisti sanzionati non hanno pagato in tre anni e mezzo: 2012, 2013, 2014 e primo semestre del 2015. Il Comune di Manduria ha affidato la riscossione coattiva dei verbali ad Equitalia, ma si pensa verosimilmente di recuperare solo il 14,8411% della somma, ovvero poco più di 78mila euro. La restante parte (quasi 449mila euro) viene accantonata nel fondo dei crediti di dubbia esigibilità.
Nella delibera di giunta, poi, l’esecutivo, dopo aver valutato il flusso di riscossione e l’andamento della gestione dei proventi in oggetto nell’ultimo triennio, nonché l’ulteriore richiesta da parte dell’Amministrazione di attivare il controllo elettronico della zona a traffico limitato, oltre al posizionamento nel territorio comunale delle postazioni fisse di rilevamento della velocità, ritiene di poter “prudentemente” prevedere un introito derivante da sanzioni amministrative pecuniarie per violazione delle norme del Codice della Strada di 350mila euro. Di questa somma, 120mila euro dovranno essere incassate dalle violazioni al limite di velocità da accertare attraverso l’impiego di apparecchiature di rilevamento.
Nel rispetto delle statistiche, l’introito ritenuto certo è pari al 74,51%, ovvero a circa 260mila euro. La restante parte viene inserita fra i crediti di dubbia esigibilità.
Il Comune conta insomma di rimpinguare le casse anche attraverso le sanzioni al Codice della Strada, prevedendo complessivamente entrate per quasi 340mila euro.