I Verdi: «La creazione di una No Tax Area è il modo per risarcire le popolazioni locali e rilanciare l'economia e restiamo interdetti nello scoprire dai media nazionali che il Governo sta valutando la fattibilità di crearne due, a Milano e a Bagnoli, per attirare multinazionali che probabilmente intendono spostare gli uffici di Londra verso un Paese rimasto nell'Unione europea»
«Taranto è una delle città italiane che sono state sfregiate dall'industria pubblica e privata. La creazione di una No Tax Area è il modo per risarcire le popolazioni locali e rilanciare l'economia e restiamo interdetti nello scoprire dai media nazionali che il Governo sta valutando la fattibilità di crearne due, a Milano e a Bagnoli, per attirare multinazionali che probabilmente intendono spostare gli uffici di Londra verso un Paese rimasto nell'Unione europea.
Nel ricordare che la No Tax Area era prevista già nel programma della coalizione di liste civiche ed ecologiste "Taranto respira" candidatasi alle amministrative 2012 e in tutte le proposte successive, chiediamo al Governo di inserire anche la nostra città nei siti destinatari di interventi di fiscalità agevolata. L’Unione europea li può autorizzare su proposta del governo interessato e nel rispetto di due limiti: uno temporale e l’altro territoriale. Noi torniamo a chiedere al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, la No Tax Area con riferimento al territorio cittadino di Taranto e per una durata di cinque anni, prorogabile a dieci, per creare le condizioni per attrarre investimenti internazionali utili a creare nuovi posti di lavoro che compenserebbero, anche se solo in parte, i gravi danni ambientali e di perdita di chances provocati dalle industrie di Stato e non negli ultimi 50 anni.
Nel momento in cui il Parlamento sta convertendo in legge il decimo decreto che da una spallata all'ordinamento giuridico, ci sembra poco seria l'ipotesi di creare due no tax area altrove, mentre qui l'economia muore.
Ricordiamo inoltre al Governatore della Puglia che anch'egli può richiedere alla Presidenza del Consiglio del ministri e a quella della Commissione europea di attivare quanto prima il regime della “No Tax Area” per Taranto, poiché creerebbe opportunità che Taranto non può perdere!
Angelo Bonelli e
La federazione provinciale di Taranto