La nota del consigliere regionale di Area Popolare
“Con la scadenza alle ore 12 del termine per la presentazione delle offerte da presentare ai commissari straordinari dell’Ilva per partecipare alla gara per l’acquisizione dei complessi aziendali, per il gruppo siderurgico, per lo stabilimento tarantino e per l’intera comunità locale è arrivato finalmente il momento della verità. Quanto avvenuto nel passato, recente e remoto, è ormai noto, anche alle cronache giudiziarie: così come è nota la contrapposizione tra il lavoro da una parte, l’ambiente e la salute dall’altro, che ha prodotto conseguenze devastanti i cui effetti sono ben lontani dall’essersi esauriti. Per questo in una fase così delicata mi sembra saggio e doveroso non parteggiare per nessuna delle cordate in campo, ma attendere l’esito delle valutazioni del piano industriale – che dovrebbe puntare necessariamente sul ritorno alla piena produttività, per rilanciarsi sui mercati internazionali e ridare lustro al comparto dopo un lento e inesorabile declino, impegnandosi per il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e con adeguate garanzie per l’indotto – e parallelamente del piano di bonifica e risanamento ambientale, per non sacrificare ancora una volta una comunità a interessi tali da spazzare via il diritto alla salute, all’esistenza e alla dignità dei lavoratori, delle loro famiglie e dell’intero territorio. Ancora, da mesi auspico anche il coinvolgimento, da parte del Governo nazionale, della Regione Puglia e degli enti locali, proprio per evitare spiacevoli repliche e non imporre e far ricadere unicamente sulla popolazione interessata le ripercussioni di decisioni prese altrove: nessuna ingerenza e confusione di ruoli e prerogative, ma voglia di confronto e partecipazione, al fine di scongiurare nuove tragedie e nuove emergenze di natura industriale, sociale, sanitaria e ambientale”.