lunedì 25 novembre 2024


01/07/2016 08:53:31 - Provincia di Taranto - Attualità

«E’ doveroso individuare le responsabilità che hanno permesso il perdurare di tale situazione. Soltanto l’intervento della magistratura ha permesso il rispetto della legge e la tutela della salute pubblica e dell’ambiente»

 
La nuova giunta di Fragagnano, ritenendo non esserci i presupposti tecnici e ambientali per la sua riapertura, formalizza la richiesta di chiusura definitiva della discarica Palombara e la sua messa in sicurezza. Nella stessa delibera, l’esecutivo, guidato dal nuovo sindaco Giuseppe Fischetti, chiede anche la immediata chiusura post-operativa della discarica di contrada “Mennole”.
La presa di posizione è stata assunta alla vigilia del tavolo tecnico che si è tenuto ieri negli uffici della Regione Puglia, al quale il Comune di Fragagnano non è stato invitato.
«Come si rileva dalle note della Provincia di Taranto e dell’ARPA, allo stato attuale la discarica presenta una situazione di altissimo grado di pericolosità dovuta alla fuoriuscita di svariate tonnellate di percolato dal bacino di contenimento» è riportato nella delibera nel fitto elenco di motivazioni indicate a sostegno dell’istanza. «Le richieste della Provincia e del Comune di Taranto al gestore della discarica per la messa in atto di tutte le prescrizioni tecniche e degli interventi straordinari per prevenire fenomeni di inquinamento ambientale risultano ad oggi inevase.
Esiste, pertanto, un rischio fondato di una diffusa e permanente contaminazione ambientale che, a lungo andare, potrà incidere sulla salute della popolazione residente nei comuni limitrofi».
Il Comune di Fragagnano non intende più delegare ad altri, dunque, la responsabilità decisionale sugli interventi che, anche se non ubicati nel proprio territorio comunale, interessano la salute pubblica dei propri concittadini vista la valenza sovracomunale degli impatti prodotti.
«E’ necessario intervenire urgentemente attraverso una opportuna analisi di rischio e avere una rappresentazione dei potenziali effetti negativi sull’ambiente e sulla popolazione, sia in conseguenza dello smaltimento in discarica di alcune tipologie di rifiuti non ammessi, sia in conseguenza della mancata attuazione delle prescrizioni autorizzative» si legge ancora nella delibera «E’ inoltre necessario valutare la gravità dello stato di contaminazione e fissare gli obiettivi di un’eventuale azione di bonifica.
E’ doveroso individuare le responsabilità che hanno permesso il perdurare di tale situazione. Soltanto l’intervento della magistratura ha permesso il rispetto della legge e la tutela della salute pubblica e dell’ambiente.
Si ritiene urgente, infine, un intervento mirante, tramite l’ausilio di tecnici di provata esperienza nel settore, ad analizzare il livello di rischio della discarica e delle aree limitrofe, al fine di evidenziare eventuali danni per la salute pubblica e l’ambiente».










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