Emiliano: «Alcuni solerti funzionari, che non sapevano del cambio di programma, li hanno fatti partire, ma oggi li dovranno revocare su mia disposizione perché inutili»
Allarme rientrato: i lavori per la condotta sottomarina di Manduria restano sospesi. Inoltre, i decreti di esproprio dei terreni di contrada “Specchiarica” interessati dal passaggio dei collettori, che si sarebbero dovuti poi innestare nella condotta sottomarina, saranno revocati.
A rassicurare le comunità sia l’Acquedotto Pugliese, attraverso una nota inviata alla stampa, sia, direttamente, il governatore Michele Emiliano. Entrambi hanno confermato quanto già anticipato dal consigliere regionale manduriano Luigi Morgante, il quale aveva già bollato come “ingiustificati” gli allarmismi circolati attraverso i social network, facendo riferimento anche ad un imminente provvedimento da adottare di concerto con il Ministero dell’Ambiente. Da Roma, come ci conferma Michele Emiliano, arriverà fra qualche giorno il parere sul progetto alternativo di recapito finale dei reflui.
«Alcuni cittadini mi hanno inviato le foto di due decreti di esproprio inviati da Acquedotto Pugliese ad altrettanti proprietari di terreni, legati alla realizzazione della condotta sottomarina del depuratore di Manduria» è la premessa del governatore Michele Emiliano. «Condotta, però, che da tempo abbiamo deciso di non realizzare».
Emiliano spiega, quindi, cosa è accaduto.
«Alcuni solerti funzionari, che non sapevano del cambio di programma, li hanno fatti partire, ma oggi (lunedì) li dovranno revocare su mia disposizione perché inutili» prosegue il governatore. «Grazie alle segnalazioni dei cittadini, sono stato avvisato e sono subito intervenuto a bloccare questa procedura».
Poi l’anticipazione su quanto accadrà nei prossimi giorni.
«A giorni il Ministero dell’Ambiente ci dirà se autorizzerà le nostre trincee drenanti che sostituiranno la condotta sottomarina. Sono fiducioso nell’accoglimento».
Se dovesse arrivare l’o.k. dal Ministero, si potrebbe procedere a gonfie vele con il nuovo progetto.
Anche Acquedotto Pugliese, già nella serata di venerdì, aveva rimarcato l’inutilità degli atti di esproprio notificati ai proprietari dei terreni.
«Acquedotto Pugliese chiarisce che si tratta del completamento di un iter amministrativo dovuto, avviato nel 2009, attualmente sospeso, in attesa della deroga del Ministero dell’Ambiente, così come richiesto dalla Regione Puglia.
Pertanto, sulla scorta delle modifiche al recapito finale, promosse dal Comune di Manduria e dalla Regione Puglia, che escludono la condotta sottomarina, su disposizione del presidente Emiliano, Acquedotto Pugliese procederà tempestivamente alla restituzione delle aree ai rispettivi proprietari».