La denuncia del sindaco di categoria
Due agenti di polizia penitenziaria in servizio al carcere di Taranto ieri, durante i consueti controlli alle celle, sono stati aggrediti da due detenuti in distinti momenti. E’ quanto denuncia il Sappe (Sindacato autonomo di polizia penitenziaria). «Una situazione allucinante - sottolinea il segretario regionale della Puglia Federico Pilagatti - tanto più grave se si considera che è stata posta in essere durante gli abituali controlli di sicurezza del personale di polizia penitenziaria e nulla faceva presagire una tale ingiustificata violenza».
Il primo episodio si è verificato in mattinata.
«Un detenuto barese, non nuovo - sostiene Pilagatti - ad atteggiamenti violenti ed aggressivi, ha assunto atteggiamenti prepotenti e strafottenti. Ha quindi prima offeso e poi aggredito proditoriamente l’assistente capo di polizia penitenziaria che svolgeva il servizio di vigilanza all’interno del Reparto detentivo».
Nel pomeriggio, invece, un detenuto brindisino, addetto alle pulizie in un Reparto di alta sicurezza, ha preteso «che venisse aperta - aggiunge il segretario del Sappe - la cella per far uscire un altro recluso che potesse aiutarlo nei lavori. Al giusto diniego del collega che controllava da solo due reparti con più di 100 detenuti presenti, il detenuto lo ha colpito con un violento pugno al viso facendolo cadere per terra».
Intanto, il segretario generale del Sappe, Donato Capece, ha chiesto un intervento risolutivo al capo dell’Amministrazione penitenziaria ricordando che «nel carcere sono recentemente arrivati una quarantina di soggetti della mala tarantina e di clan contrapposti che hanno creato situazioni di costante tensione. La realtà è che i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione. Cosa si aspetta di dotarli di bombolette di gas urticante, in uso anche alle altre forze di polizia, per fronteggiare le continue aggressioni?».