Il Pd di San Marzano lancia l’allarme per il nuovo salasso in arrivo per le famiglie sammarzanesi
«Un’altra tegola drammatica: 500mila euro di nuovo debito per il Comune di San Marzano».
Il Pd di San Marzano, attraverso la propria segretaria Mina Dimaggio, stigmatizza il nuovo salasso in arrivo per le famiglie sammarzanesi.
«A fronte dell’esproprio d’urgenza sul suolo ove oggi c’è la villa comunale, il Comune di San Marzano è stato condannato al pagamento per questa errata procedura» è riportato in una nota del Pd. «Era il lontano 1995 e sindaco era il medesimo di adesso.
Il Consiglio comunale ha approvato una transazione per chiudere questo contenzioso in cui l’Amministrazione è divenuta soccombente.
Una delibera, però, particolare in quanto nelle premesse si cita una sentenza con una “condanna generica” e si attiva la procedura di transazione senza coinvolgere il Consiglio comunale che è stato notiziato solo a cose determinate.
Per questo il consigliere Cosimo Macripò (Pd) ha inteso abbandonare l’aula in segno di protesta per rimarcare la aleatorietà dell’accordo (non sono stati informati per tempo), nonchè per il fatto che non si attivino tutte le procedure per conoscere i responsabili di questo ennesimo danno ai cittadini di San Marzano.
Questa condanna, infatti, si aggiunge a quella di due anni fa circa di quasi un milione e mezzo. Grave la situazione visto che ancora oggi non conosciamo davvero gli autori di questo disastro economico».
Sull’episodio intervengono sia la segretaria del partito, che il consigliere comunale.
«A seguito delle riunioni del direttivo» afferma Mina Dimaggio, «abbiamo convenuto che ora è il tempo di sapere per filo e per segno di chi sono le responsabilità di questo disastro se volgiamo davvero fare l'interesse della comunità».
«Rimanere in quell’aula avrebbe significato accettare una condotta poco trasparente e chiara che danneggia i cittadini» aggiunge Macripò. «Ci attiveremo per trovare i responsabili di questo ennesimo danno che oggi pagheranno i cittadini».