lunedì 23 settembre 2024


29/07/2016 09:37:14 - Provincia di Taranto - Attualità

 Renzi inaugurerà il museo MarTa, uno scrigno che racchiude 6.500 anni di storia

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, annuncia su Facebook e Twitter di essere stato convocato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti per incontrare il premier Matteo Renzi, questa mattina, in prefettura a Taranto.

«Ho appena ricevuto dal sottosegretario De Vincenti - scrive sui social Emiliano - convocazione presso la Prefettura Taranto per un incontro alle ore 12 col Presidente del Consiglio @matteorenzi».

Proprio ieri Emiliano, ai giornalisti che gli chiedevano se si sarebbe firmato oggi il Patto per la Puglia, in occasione della visita di Renzi a Taranto per l’inaugurazione del nuovo allestimento del museo archeologico nazionale (insieme con il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini), aveva detto di non essere stato avvertito dell’arrivo del premier in Puglia. E quindi, nonostante gli atti fossero tutti «pronti da tempo», Emiliano aveva «escluso» che il Patto sarebbe stato firmato oggi.

Uno scrigno che racchiude 6.500 anni di storia. È il Museo archeologico nazionale di Taranto «MarTa». Oggi verrà definitamente alla luce, col taglio del nastro del secondo piano da parte del presidente del Consiglio Matteo Renzi, atteso alle 11 dopo la visita delle 9 all’Ilva. Al suo fianco ci sarà la conterranea toscana Eva Degl’Innocenti, dal 1° dicembre 2015 direttrice di una delle 30 strutture autonome museali decretate dalla riforma del ministro della Cultura, Dario Franceschini, anche lui atteso all’inaugurazione. Ci sarà anche Maria Piccarreta, nella sua prima uscita da soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio di Brindisi, Taranto e Lecce. Con lei l’ex soprintendente dell’Archeologia pugliese, Luigi La Rocca, ora a capo della Soprintendenza unica della Città metropolitana di Bari. È pure lui tra i 120 invitati alla «scoperta» del rinnovato MarTa, dove sono previsti 70 giornalisti accreditati.

Dal pomeriggio (alle 16,30) il «tesoro» culturale si aprirà a tutti con le visite ordinarie, che saranno gratuite sino a domenica. Successivamente il biglietto di ingresso sarà fissato a 8 euro.











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