lunedì 25 novembre 2024


30/07/2016 09:11:19 - Provincia di Taranto - Attualità

 La lettera aperta del consigliere regionale al premier

“In occasione della sua visita istituzionale di ieri a Taranto, particolarmente attesa, sono riuscito a parlare per qualche minuto con il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Ringraziandolo per l’attenzione mostrata per il nostro territorio, e per gli sforzi e gli investimenti dell’esecutivo da lui guidato per il rilancio della città e la crescita complessiva della comunità, ma soprattutto facendomi interprete e portavoce della richiesta di una deroga per favorire nuove assunzioni in sanità, già espressa anche dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

Taranto sta infatti pagando, da troppi anni ormai, un contributo altissimo alle politiche industriali non adeguatamente supportate da interventi tempestivi ed efficaci in difesa dell’ambiente e della salute dei lavoratori e dei cittadini: il numero di patologie tumorali è esploso in maniera esponenziale, e morti e malati per noi non sono semplici numeri e dati statistici, ma vite distrutte e spezzate,  famiglie rovinate per sempre,  persone in preda all’angoscia e alla disperazione. E sono tante, troppe, le vittime dell’essere nate e vissute nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Sul futuro dell’Ilva ci sono e ci saranno ancora contrasti e opinioni profondamente divergenti e legittime, ognuna dalla propria prospettiva: ma non può esserci invece alcuna divergenza sulla necessità di affrontare l’emergenza sanitaria in corso da decenni,  e destinata a continuare per decenni, con un numero di personale adeguato, da impiegare nella ricerca, nella prevenzione, nella diagnostica, nell’assistenza, nelle cure. Servono persone prima ancora che milioni di euro e investimenti: e non deve e non può  essere considerato un favore o un regalo, ma un rispetto del diritto all’esistenza di un’intera comunità. Per questo mi sono appellato direttamente e informalmente al senso di responsabilità del Presidente Renzi, da padre prima ancora che da rappresentare istituzionale: i padri tarantini hanno diritto a vedere crescere i loro figli, i figli hanno diritto a non convivere con gravi malattie dei loro genitori, o con il lutto per la loro prematura perdita. L’esecutivo nazionale e il Ministero possono avere in qualsiasi momento contezza dell’attuale situazione della provincia di Taranto sul piano sanitario, attraverso i report sul numero di persone affette da patologie tumorali e sulle strutture operanti sul territorio, con relativo personale, largamente insufficiente. Chiedere quindi una deroga è un atto doveroso per cercare di uscire da questa spirale terribile, e restituire almeno speranza e dignità a una popolazione che sa soffrire in silenzio e con decoro, ma che merita, finalmente, considerazione e rispetto”.

Luigi Morgante











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