L’operazione della Guardia di Finanza scattata ancora una volta a seguito di un esposto dell’ambientalista savese Mimmo Carrieri
Ennesima discarica di rifiuti speciali posta sottosequestro in agro del comune di Sava. Sequestro scaturito, ancora una volta, da un esposto dell’ambientalista savese Mimmo Carrieri, presentato il 29 settembre al Comando di Polizia Municipale di Sava.
«Ho denunciato lo stato di degrado ambientale in cui versava un’ampia zona comunale» spiega Mimmo Carrieri. «Il degrado riguardava diverse aree in cui a “macchia di leopardo”, nelle quali erano stati scaricati materiali di ogni genere (inerti di materiali di costruzione, pneumatici plastica, eternit, masserizie ecc.). Ulteriore pericolo per l’incolumità fisica era costituito dalla presenza di alcune profonde buche sul piano calpestio, presumibilmente un tempo adibite a cisterne d’acqua ed attualmente contenenti rifiuti di diverso genere. Il quantitativo maggiore di rifiuti speciali era stato accatastato in un’ampia area di circa 5.000 metri quadrati di proprietà del Comune di Sava, dove vi è ancora un cantiere aperto di un’impresa vincitrice di un appalto per la realizzazione di un’opera pubblica».
Mentre per le buche ex cisterne, la Polizia Municipale aveva provveduto a far ricoprire le “bocche” con dei tufi, nell’area prospiciente il cantiere la discarica assumeva sempre più consistenza volumetrica.
«Finalmente, dopo circa un mese dal primo esposto, il 4 novembre, la Polizia Municipale è intervenuta ponendo sottosequestro penale cautelativo l’intera area comunale interessata a discarica.
Sarà compito del Comune bonificare l’area. La rimozione dei materiali e il trasporto in discarica autorizzata di rifiuti speciali comporteranno una spesa considerevole per le casse comunali. Ciò si sarebbe potuto evitare se chi, preposto al controllo, avesse vigilato. Ma purtroppo, anche in questa circostanza, non è stato fatto!».