In lizza anche l’arciere di San Marzano Alessandro Erario
Hanno la stessa età, 45 anni, mese più mese meno. E un talento che neppure i traumi della vita hanno scalfito. Uno è un veterano delle Paralimpiadi, anche se intanto da nuotatore è diventato ciclista. L'altro è un debuttante assoluto e confida nel fattore emotivo dei Giochi per far saltare il pronostico e insidiare i veterani del tiro con l'arco. Il campione della handbike Luca Mazzone e l'arciere Alessandro Erario sono i due pugliesi impegnati nell'edizione numero 15 delle Paralimpiadi, in programma dal 7 al 18 settembre a Rio de Janeiro.
Nato a Terlizzi ma residente a Ruvo, Mazzone è un atleta simbolo dello sport paralimpico italiano, assieme all'idolo Alex Zanardi. Cresciuto con il mito di Pietro Mennea, ma anche dei fratelli Abbagnale e del russo Aleksandr Popov, può vantare otto titoli mondiali fra prova in linea, staffetta e cronometro fra 2013 e 2015, più un argento nella prova contro il tempo nel 2014. Insomma, un big. Che però resta umile: "Voglio lottare al meglio contro chiunque per ottenere il massimo possibile, ma ciò non significa che la medaglia d'oro olimpica sia la mia ossessione", le sue parole alla viglia della partenza. Mazzone ha partecipato per tre volte alle Paralimpiade come nuotatore: a Sidney 2000 conquistò due medaglie d'argento, ad Atene e Pechino non riuscì a salire sul podio.
Il suo coetaneo Alessandro Erario, tarantino di San Marzano di San Giuseppe, ha invece scoperto l'arco sei anni fa. Ha capito subito di avere qualche dote come tiratore e con il tempo i risultati hanno ripagato i sacrifici. A livello internazionale, l'atleta dell'Arcieri dello Jonio vanta un bronzo a squadre agli ultimi Europei e due agli Europei di due anni fa, individuale e a squadre. Ha conquistato la carta olimpica a Saint Jean de Monts, in Francia, lo scorso aprile. "L'Olimpiade è l'obiettivo di ogni atleta, una ricompensa per i tanti sforzi fatti. La dedico a mia moglie, Mimma. A Rio ci saranno i migliori atleti del mondo, la mia speranza è che l'emozione dell'evento contribuisca a mescolare le carte, così da poter insidiare i migliori tiratori del mondo. L'obiettivo? Arrivare a fare del mio meglio". Il presidente della Fitarco Puglia, Antonio Fusti, è fiducioso: "Iraniani, americani e coreani sono molto forti. Ma noi ci crediamo".