lunedì 23 settembre 2024


31/08/2016 20:29:13 - Provincia di Taranto - Attualità

Sono di provenienza subsahriana, alcuni giungono dalla Siria e dalla Palestina. Sono stati tutti salvati nel Mediterraneo mentre navigavano con grande difficoltà su gommoni provenienti dalla Libia

Nuovo sbarco di migranti nel porto di Taranto: sono arrivate oltre mille persone imbarcate su una nave, la norvegese “Siem Pilot” con a bordo 1078 migranti di varie nazionalità di cui 863 uomini, 126 donne e 83 minori, di cui 59 non accompagnati. La maggior parte di provenienza subsahariana, mentre altri giungono dalla Siria, dalla Palestina e dall'Egitto. Tutti sono stati salvati nel Mediterraneo mentre navigavano in grande difficoltà su gommoni partiti dalla Libia.
Anche al porto di Brindisi è arrivata una nave, inglese: a bordo 708 persone soccorse nel Canale di Sicilia. Si tratta di 500 uomini, 200 donne e due salme, una delle quali di una 28enne incinta. Circa 40 i minori, la maggior parte dei quali accompagnati. I migranti saranno sbarcati in piccoli gruppi di circa 50 persone e sottoposti alle operazioni di identificazione e foto segnalamento, nonché a uno screening medico, al fine di verificarne le condizioni di salute e l'eventuale necessità di trasportare qualcuno in ospedale. Dopo che saranno tutti identificati, partiranno in autobus alla volta delle strutture di accoglienza individuate dal Viminale per la loro permanenza.
Continua intanto l'ondata di arrivi sulle coste italiane: negli ultimi quattro giorni il numero di migranti soccorsi è arrivato a 13mila. Per Taranto è pronta a mettersi in moto la macchina dell'accoglienza gestita falla Prefettura: i migranti arrivati saranno accolti nell'hotspot allestito in un'area periferica del porto e in funzione da alcuni mesi. L'hotspot è seguito direttamente dal Comune di Taranto, convenzionato a sua volta con la Prefettura. Qui i migranti restano per un massimo di 72 ore, salvo casi diversi, per essere individuati e registrati.
Dopodiché vengono inviati ad altri centri di accoglienza tra Puglia e altre regioni. Nelle scorse settimane il Comune, anche per motivi di costo, ha deciso di non avvalersi più dell'assistenza medica prestata
 dal personale della Croce Rossa per utilizzare invece quello dell'Asl di Taranto. Nei mesi scorsi la commissione parlamentare per lo studio dei fenomeni dell'immigrazione, in visita all'hotspot di Taranto come ad altri allestiti in Italia, definì un "buon modello" quello allestito nella città pugliese.
Alcuni migranti, come spesso si verifica in questi casi, sono affetti da scabbia. Infatti vengono subito sottoposti a controllo sanitario.











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