Un percorso enogastronomico nato dall’ispirazione televisiva dello “Show Cooking” per le vie del paese, all’insegna della buona tavola, del cibo locale e della musica rock
Questa sera, alle ore 21, le vie adiacenti alla piazza centrale intitolata a Regina Elena del Comune di Fragagnano saranno prese d’assalto da concittadini e turisti amanti della buona e sana cucina locale, grazie alla presenza effettiva di un percorso enogastronomico studiato ad hoc, nato dall’ispirazione televisiva dello “Show Cooking”.
Lo show cooking, dall’espressione tipicamente anglosassone, indica principalmente uno show televisivo e non, di vero e proprio intrattenimento culinario, in cui, in modi molto differenti, si parla di cibo, prodotti locali, enogastronomia e mentre si cucina. Lo show cooking, nasce, come suggerisce il nome, dalle numerose “food tv” del mondo anglosassone, è diventato un fenomeno diffuso e molto apprezzato dagli appassionati e cultori della buona cucina, i cosiddetti “foodies”.
Da qualche anno a questa parte, il Gambero Rosso ne ha fatto un format televisivo: la gente cena in una sorta di anfiteatro al chiuso o all’aperto, che, al posto delle gradinate ha i tavoli e al posto del palco ha il tavolo da cucina con lo chef, ivi si alternano cuochi di tutte le tipologie e il conduttore, nonché uno chef.
L’evento in questione, nato dalla collaborazione tra l’attuale Amministrazione comunale, guidata dal neo sindaco Giuseppe Fischetti e l’associazione turistica Pro Loco di Fragagnano guidata dal presidente Antonio Todaro, nasce proprio per valorizzare e mettere in luce la sana cucina bio utilizzando materie prime di ottima qualità a km 0, nonché locali. Da come affermano il neo sindaco Giuseppe Fischetti e il consigliere delegato alle Attività Produttive: «Il turismo enogastronomico è quella forma di turismo volta all'esplorazione delle realtà enogastronomiche di una particolare regione tra cui la splendida Italia. Tra le altre attività, questa tipologia di turismo, presterà particolare attenzione nel far frequentare ristoranti e trattorie che propongono piatti tipici, prodotti locali e vini del territorio, nel visitare cantine e aziende agroalimentari aperte al pubblico. L’Italia, grazie al proprio variegato e ricco patrimonio enogastronomico, è una delle nazioni in cui questa tipologia di turismo è maggiormente praticata e soprattutto praticabile».
L’attenzione del mondo del turismo per i prodotti agroalimentari di qualità, non è certamente un fenomeno recente, ampiamente percepibile dal proliferare di proposte enogastronomiche sempre più strutturate e complete. È sufficiente pensare agli itinerari tematici sviluppatisi in tutte le regioni italiane negli ultimi anni, ma anche alle numerosissime destinazioni turistiche che cercano di caratterizzarsi mediante la valorizzazione dei loro prodotti agroalimentari. Ma non per questo l’enogastronomia può essere relegata ad un segmento di nicchia, in quanto tra coloro che giungono in una destinazione per altre motivazioni sono numerosissimi quelli che riservano un’attenzione particolare alle produzioni tipiche o alla gastronomia tradizionale. Anche tale circostanza, contribuisce a delineare l’importanza reale e potenziale dei prodotti agroalimentari tipici, che se opportunamente salvaguardati e valorizzati, concorrono non solo alla costruzione dell’identità di un territorio, ma soprattutto ad attivare sinergie con le altre risorse locali presenti, quali: arte, cultura, storia locale, ambiente e produzioni artigianali. Il legame diventa perciò indissolubile e soprattutto dal punto di vista turistico, rappresenta un punto di forza in quanto i prodotti tipici, gli esercizi della ristorazione, il vino, gli itinerari dei sapori e le aziende agricole, facendo parte dell’immaginario dei turisti, diventano “portavoce” del territorio e della sua marca, veicolandone l’immagine e la notorietà. I territori puntano alla valorizzazione dei prodotti tipici e più in generale dell’enogastronomia, per arricchire di significati i loro prodotti turistici tradizionali e attribuire un valore aggiunto legato soprattutto alle emozioni e all’esperienza del viaggio. I territori che godono di un’immagine legata alla natura e alla genuinità, possono utilizzare strategicamente questi valori profondamente simbolici e tanto ricercati dai turisti. L’enogastronomia può diventare un attrattore anche per l’economia turistica, in particolare quando è contraddistinta da elementi unici e non riproducibili, che “obbligano” a recarsi in quel luogo e solo lì, per gustare prodotti spesso molto di nicchia, a produzione e distribuzione limitata. Grazie alla tradizione culinaria del Paese, ogni regione propone una sua offerta rappresentata da un consistente numero di piatti, da quelli tradizionali a quelli più innovativi, e i principali protagonisti sono i ristoranti, molti dei quali per la qualità della loro cucina e del servizio offerto, vengono citati nelle migliori guide gastronomiche. Lo scopo di queste pubblicazioni è di rappresentare la ristorazione italiana mediante la selezione degli esercizi che si ispirano al concetto di “qualità”.
Ma ritornando al singolare evento, che appartiene al ciclo di eventi denominato “Settembre Fragagnanese 2016”, il percorso enogastronomico, studiato ad hoc, sarà reso possibile, anche grazie alla collaborazione effettiva di altre realtà locali fragagnanesi, quali: “The Seven” il ristorante – pizzeria, che fornirà una specialità dal vegetariano tocco (infatti gli addetti ai lavori prepareranno un’insalata di riso vegetariana guarnita con crema di peperoni). Successivamente, il ristorante pizzeria “The Brazen – Irish Pub” accompagnerà i piatti realizzati con un ricco assortimento di birra alla spina. I gusti più classici, saranno resi felici dalla degustazione di vino nostrano, realizzato dalla produttrice locale Elena Di Maggio dell’azienda vinicola Di Maggio”.
Invece, per gli stomaci più esigenti, saranno preparate anche le classiche “pucce all’ampa o pucce cinnute”, realizzate dal secolare panificio locale “Lu Furnu ti Premiu e Rusina”. Il tutto sarà rigorosamente condito dall’olio nostrano, tratto dalla spremitura delle olive di uliveti secolari, di cui Fragagnano è un degno rappresentante, lavorato dal frantoio oleario Nastasia.
Ad intrattenere lo spettatore sarà lo Show Cooking condotto da cuochi d’eccezione: infatti a preparare dei piatti molto interessanti saranno il neo eletto consigliere delegato alle Attività Produttive Antonio Galeone e il sindaco Giuseppe Fischetti, coadiuvati dal parroco della parrocchia “Maria SS. Immacolata” di Fragagnano, don Santo Guarino, i quali prepareranno del “Finger Food” a base di macedonia di verdure accompagnati da gamberi nostrani con crostini di pane realizzati con grano duro autunnale ottenuto da una speciale lavorazione del genetista Senatore Nazareno Cappelli, agli inizi del XX sec.
I soci della Pro Loco accompagneranno tali pietanze con pettole ripiene, dai svariati gusti, piatto tipico del territorio in periodo natalizio. Il Finger Food è cibo mangiato con le mani, a differenza del cibo mangiato con un coltello e una forchetta, bacchette o altri utensili. In alcune culture il cibo si mangia quasi sempre con le mani, per esempio la cucina etiope è servita avvolgendo vari piatti in “pane injera”. Anche i filippini che hanno spesso pasti frequenti durante il giorno usano le mani per mangiare. In Indonesia gli operai nella pausa pranzo consumano il pasto a base di riso e avvolto in una foglia di banana, con le mani.
L’innovazione di tale evento, è la sinergia tra i due sensi che saranno stimolati alla perfezione: gusto e udito. Infatti, una volt degustati i piatti tipici dell’arte culinaria fragagnanese, lo spettatore potrà assistere in piazza Regina Elena, al concerto del gruppo rock “ I Komandanti”, cover band del rocker italiano Vasco Rossi. Il gruppo è formato dal vocalist Gitano Canta, dai chitarristi Steve Crows e Pippo Wizard, dal bassista Razzo Gallo e dal batterista Totò Di Sabato.
Sono musicisti con l’obiettivo di espandere il gruppo, che già gode di ottime credenziali nel sociale, attraverso manifestazioni a scopo umanitario e di raccolta di beneficienza, per aiutare bambini, persone ed animali in difficoltà, come sclerosi multipla, metodo Stamina Lega tumori, caduti della mafia e L.A.V. e non ultimo “Save the Children” con cui già collaborano, e tramite il quale hanno già adottato una bambina a distanza del Nepal, sovvenzionando mensilmente a loro spese il suo mantenimento.
Dunque, evento da non perdere, quello di questa sera, che avrà luogo in piazza Regina Elena dalle ore 21. Uno evento basato sulla stimolazione di gusto e udito, all’insegna della valorizzazione della buona cucina bio con piatti tipici e buona musica rock.
Vincenzo Ludovico