Presentato il primo rapporto del Registro tumori regionale che fa riferimento a un periodo che va dal 2006 al 2011. In Puglia ventimila nuovi casi di cancro all’anno
Un eccesso del 30 per cento della incidenza di tumori infantili nell'area tarantina rispetto alla media nazionale e 20mila nuovi casi di tumore all'anno in tutta la Puglia: sono alcuni dei dati diffusi a Bari, in Fiera del Levante, nel corso della presentazione del primo rapporto del Registro tumori regionale che fa riferimento a un periodo che va dal 2006 al 2011, a seconda dell'arco di tempo in cui sono stati raccolti i dati.
Il dato più allarmante riguarda proprio Taranto dove la concentrazione di fabbriche, in particolare l'Ilva, contribuisce a un peggioramento della qualità dell'aria. Più volte negli ultimi mesi, il governatore Michele Emiliano ha chiesto al governo garanzie per la salute dei cittadini tarantini. L'ultimo affondo proprio nel corso del discorso inaugurale della Fiera davanti al premier Renzi.
"In Puglia - secondo l'indagine - ogni anno si ammalano di tumore 11mila uomini e 9mila donne", a fronte di una media nazionale che registra circa "350mila nuovi casi ogni anno". Per gli uomini i tumori più diffusi sono quello ai polmoni e bronchi (18,1 per cento), mentre per le donne è il cancro alla mammella (29,2)". Per Lucia Bisceglia, componente del centro di coordinamento del Registro tumori pugliese, "il dato relativo alla totalità dei tumori nella nostra regione è in linea e anche inferiore a quello nazionale: si riscontrano però - ha precisato - alcune criticità territoriali per alcune tipologie di tumori. Quella maggiore è rappresentata, per gli uomini, dal tumore al fegato che nella Bat (Barletta-Andria-Trani) ha un'incidenza del 33 per cento contro il 20,3 della media nazionale".
Un altro elemento di criticità è legato al "cancro ai polmoni che vede un'incidenza preponderante nelle province di Lecce e nel capoluogo tarantino". Mentre un dato "decisamente superiore al trend nazionale"
è quello riferito al "tumore alla vescica" nelle "province di Brindisi, Lecce e Taranto". "Preoccupante" è stato definito l'aumento dei casi di tumore alla tiroide e del melanoma cutaneo. Infine, l'analisi della sopravvivenza entro i cinque anni dalla scoperta della malattia, rivela "dati in linea con la media nazionale e, in alcuni casi, più incoraggianti", come per il cancro alla mammella e i tumori ematologici.
Fonte: rete