«Istituita una commissione di indagine e soprattutto di approfondimento dei fenomeni criminali che si annidano intorno alla pubblica amministrazione»
«Di fronte al dilagare di reati ambientali e di fenomeni legati alla criminalità organizzata, la Regione deve avere un ruolo di studio. Quella istituita sarà una commissione di indagine, ma soprattutto di approfondimento dei fenomeni criminali che si annidano intorno alla pubblica amministrazione. La sua istituzione è un segnale forte».
Lo ha detto il capogruppo del Pd, Michele Mazzarano, oggi in occasione dell’approvazione in Consiglio regionale della proposta di legge per l’istituzione di una “commissione di studio e inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia”. Il provvedimento è stato preceduto da un lungo lavoro in VII commissione, che ha audito i magistrati antimafia delle Procure di Bari e Lecce (in particolare il procuratore aggiunto di Bari, Lino Giorgio Bruno e il sostituto Renato Nitti e il capo della Procura salentina, Cataldo Motta), quelli della Corte dei conti e i presidenti delle sei Camere penali pugliesi.
Proprio il contributo offerto dai magistrati ha consentito di integrare le due proposte iniziali, presentate dal Movimento 5 Stelle e dal gruppo della lista "Emiliano sindaco di Puglia", arrivando a un’unica proposta di legge ed estendendo il campo di competenza della commissione dai soli reati associativi legati all'ambiente, e cioè le cosiddette eco-mafie, a tutti i reati mafiosi.
L'Ufficio Stampa
Gruppo Pd Consiglio Puglia