«Gli interventi di riqualificazione non hanno previsto però l’installazione dei filtri speciali e quindi i bambini, anche quando le finestre saranno chiuse, continueranno a respirare inquinanti»
«La tutela della salute e della incolumità dei bambini deve essere il pensiero fisso di chi amministra una città. Con queste parole, un anno fa, abbiamo chiesto al sindaco di Taranto un incontro urgente perché si chiarisse la situazione delle scuole del quartiere Tamburi, vicine ai camini e ai parchi minerali dell’Ilva. In particolare avanzammo la richiesta di dotare le scuole del quartiere Tamburi di opportuni sistemi di ventilazione artificiale e filtraggio dell’aria, come previsto dalla legge 11 del 1996 in materia di edilizia scolastica per i plessi scolastici situati in zone ad alto rischio di inquinamento. Per le stesse ragioni abbiamo anche coinvolto il Dipartimento di prevenzione della Asl di Taranto, ma il dottor Conversano, con una nota inviata all’amministrazione comunale il 26.09.2016, si limitava a informare il sindaco dell’opportunità di dotare gli edifici scolastici adiacenti all’area industriale di adeguati impianti di ventilazione artificiale e filtrazione dell'aria. Ci aspettavamo invece una presa di posizione molto più incisiva e forte proprio perché si tratta di salvaguardare la salute di bambini in età evolutiva.
Un anno dopo quella richiesta al sindaco arriva a Taranto il ministro dell’Istruzione Giannini per visitare gli Istituti Comprensivi del quartiere Tamburi - Vico, De Carolis, Deledda, Gabelli, Giusti - dopo gli interventi di riqualificazione terminati con l’inizio del nuovo anno scolastico in corso. Interventi che non hanno previsto però l’installazione di questi filtri speciali e quindi i bambini, anche quando le finestre saranno chiuse, continueranno a respirare inquinanti. Dunque si continua a non tutelare la salute dei bambini, non si garantisce un’adeguata aerazione degli ambienti durante le ore di lezione, con tutti i rischi che ciò comporta. Avremmo partecipato all’incontro col ministro per confrontarci su questi temi, sollevare la questione ancora irrisolta, siamo stati invitati, ma ci è stato anche detto che non potevamo intervenire. Abbiamo così declinato l’invito, non partecipiamo alle passerelle e il nostro unico interesse resta il bene dei cittadini e questa volta dei più indifesi.
Non abbiamo apprezzato il fatto che i “nostri” bambini vengano strumentalizzati per l’ennesima accoglienza in stile “ventennio” di un ministro e delle istituzioni. Sarebbe giusto che i genitori, mentre plaudono il ministro e il sindaco, ricordassero i dati sul tasso mortalità dei bambini a Taranto, più alto del 30 per cento rispetto al resto d’Italia. Dovrebbero ricordarsi delle ordinanze firmate per impedire ai “nostri” figli di giocare nei parchi, o di aprire la finestra nelle giornate di vento da nord - nord/ovest. E dovrebbero ricordarsi di chi continua a non “vedere” pericoli immediati per la salute della comunità».
APS Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti