lunedì 25 novembre 2024


29/11/2016 19:10:27 - Provincia di Taranto - Attualità

Ridare una vita dignitosa ai meno fortunati, in una città che calpesta i diritti fondamentali come l’accessibilità ed il benessere psico-fisico

Questo è ciò che chiedono le nove associazioni che sabato prossimo, affiancate da altre associazioni e da semplici cittadini, daranno vita alla prima Marcia della Sopravvivenza per le strade del centro di Taranto, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità che cade il 3 dicembre di ogni anno.
Le nove associazioni hanno deciso di organizzare questa marcia, a piedi, in carrozzina, in bicicletta, persino sui pattini, per porre l'attenzione sulle problematiche che i cittadini disabili affrontano quotidianamente e sull'assenza di cultura del rispetto verso le persone più deboli che si respira in questa città.
La marcia è stata presentata questa mattina presso la sede dell'associazione “Contro le Barriere”, capofila delle nove associazioni: “Fidas Taranto”, “Progentes”, “WWF Taranto”, “Marino Abbracciavento”, Comunità Terapeutica “Il Delfino”, “Contramianto ed altri rischi onlus”, “Progentes onlus”, Gruppo Protezione Civile Taranto, “Sherwood” Grottaglie.
“È un iniziativa insolita per questa città – ha detto Francesco Vinci, presidente di “Contro le barriere” – una marcia nella quale si vedranno persone in condizione di disabilità insieme a cittadini semplici, tutti insieme per rivendicare una città vivibile per tutti. La nostra azione non si concluderà con la marcia: a breve, chiederemo di incontrare le istituzioni locali per concordare con loro azioni per migliorare le condizioni di vivibilità e rendere funzionali gli organismi consultivi esistenti sul territorio, promuovendo la collaborazione fra tutte le associazioni, senza dissidi”.
Vinci ha posto l'accento sulla mancanza di unità tra associazioni: “Sembra che il volontariato non esista, perché fa fatica ad interloquire con le istituzioni, le quali preferiscono avere solo rapporti con associazioni singole e, di fatto, promuovono poco o niente gli organismi consultivi esistenti e composti dalle associazioni territoriali. Tanto che questi organismi (C.C.M. ASL TA/1, Consulta sulla Fragilità-Comune Taranto) non sono dotati di sedi operative, ma vengono citati ed utilizzati solo per propaganda politica”.
Vinci è stato accompagnato nell'occasione dai rappresentanti di quasi tutte le realtà coinvolte. Nicola Russo (“Pro Gentes”) ha posto l'attenzione sulla mancanza a Taranto di una stima ufficiale sul numero di disabili a Taranto e sulla necessità di avere un rapporto continuo con l'ente locale. Pietro Caramia (Sherwood Grottaglie), ha sottolineato che a Taranto alle parole spesso non seguono i fatti e ha auspicato che la città venga inserita quanto prima nel rapporto BES dell'Istat, che misura il progresso di una comunità non solo sul PIL, ma anche sul Benessere Equo e Sostenibile. Gianni Cristina (“Marino Abbracciavento”) ha parlato di educazione civica assente in buona parte della cittadinanza e che invece va insegnata a partire dalle fasce più giovani, citando l'esempio delle Scuole Calcio tarantine, da tempo protagoniste in tal senso. Luciano Carriero (“Contramianto e altri rischi”) ha parlato di “questione sociale” e della necessità di un'opera di sensibilizzazione. “L'accesso a tutti i servizi – ha detto - dopo 30 anni di discussioni è ancora lontano”.
Molto forte l'intervento di Michele De Vita, cittadino affetto da sclerosi multipla: “In questa città mi sento vittima di un'ingiustizia, quotidianamente affronto problemi che rendono la mia vita, già difficile, quasi invivibile. Non poter accedere facilmente ai marciapiedi, agli uffici pubblici, ai negozi è degradante. A Taranto manca il rispetto per i disabili e la responsabilità non è solo istituzionale, ma anche individuale. La mia protesta singola serve poco, al contrario, essere insieme ad altri, sabato prossimo, per reclamare i miei dirittti, mi entusiasma!”.
Provocatoriamente è stata lanciata dalla stampa la richiesta di un parere sulle proteste dei commecianti sull'istituzione dei cordoli in alcune vie del centro. Vinci, per tutti, ha risposto: “Una legge del 1989 prevede l'eliminazione delle barriere architettoniche anche negli esercizi commerciali, ma pochi ne tengono conto. È giusto che i pullman debano avere le loro corsie preferenziali, ma  per rendere più efficiente il servizio dovrebbero anche avere pedane per disabili funzionanti...”
L'appuntamento è dunque per il 3 dicembre alle ore 10, quando il corteo, arricchito da cartelli, volantini da distribuire ai passanti, partirà da via Di Palma (fronte ingresso Arsenale) attraversano piazza Imamcolata e via d'Aquino, giungerà a piazza della Vittoria, dove attorno alle 11,00-11,30, intorno ad un apposito gazebo, le associazioni potranno incontrare la gente e condividere il loro messaggio di richiesta di solidarietà.











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