giovedì 21 novembre 2024


16/12/2016 20:17:38 - Salento - Cultura

Sarà realizzata da Mediaset

Mediaset racconterà in prima serata la vicenda della consigliera comunale assassinata nel 1984 e celebre per le sue battaglie in difesa dell'ambiente. La figlia: "Una grande emozione"
Conto alla rovescia per l'inizio delle riprese del film sulla vita di Renata Fonte, l'assessora di Nardò, celebre per le sue battaglie in difesa dell'ambiente, assassinata il 31 marzo 1984 mentre rientrava a casa. Il primo ciack il 16 gennaio proprio a Nardò, nel parco di Porto Selvaggio, che sarà teatro delle riprese insieme con gli interni di Palazzo Personé (sede del Comune) e gli esterni dell'ex pretura in piazza Salandra.
La scelta di girare interamente nei luoghi reali della vita della Fonte è della società Taodue, che per Mediaset realizzerà anche gli altri tre film della serie Liberi sognatori, dedicati alla vita dell'imprenditore Libero Grassi, del giornalista Mario Francese e della poliziotta Emanuela Lioi, tutti vittime della mafia. Anche quello dell'assessora salentina del Pri è stato considerato negli anni come un delitto di mafia, per il quale sono stati condannati gli esecutori materiali, Giuseppe Durante e Marcello My, mentre il mandante non è mai stato scoperto.
Il film, che andrà in onda in prima serata in primavera, sarà molto incentrato sulla esperienza umana di Renata come donna, moglie e madre, oltre che sulla sua parabola politica. Il personaggio principale non sarà interpretato da Giulia Michelini, come la produzione aveva annunciato prima dell'estate, ma da un'attrice di cui non è stato ancora reso noto il nome.
"Oltre che un grande onore professionale - ha spiegato il regista Fabio Mollo - per me è anche una grande responsabilità raccontare la vita e l'impegno politico e civile di Renata Fonte. È stato fatto un lavoro profondo sulla sceneggiatura che ci restituirà uno stupendo lato umano di questa figura, che ho imparato a conoscere gradualmente dalle cronache e dai documenti dell'epoca. So che le generazioni successive agli anni Ottanta hanno raccolto l'esempio civile di Renata Fonte e non posso che augurarmi che questa fiction permetta alle generazioni che verranno di fare altrettanto".
Soddisfazione è stata espressa anche dalla figlia di Renata Fonte, Viviana Matrangola: "So che la fiction è uno strumento estremamente prezioso per far conoscere la vita di mia madre e l'esempio che rappresenta. Quando Pietro Valsecchi mi ha chiamato per informarmi di questo film, sono rimasta frastornata e felice. Oggi ancora di più dopo aver saputo che l'aula consiliare della sua città avrà il suo nome". Il sindaco di Nardò, Pippi Mellone, durante la presentazione del film ha annunciato di avere ripreso il progetto di intitolazione dell'aula consiliare del Comune, accantonato dall'amministrazione del predecessore Marcello Risi, che ritenne che quel luogo dovesse essere sottratto a ogni riferimento a personaggi politici.










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