Il consigliere regionale Giuseppe Turco deposita in Procura e invia alla Asl di Taranto un esposto: chiede accertamenti sulla compatibilità della professione infermieristica con quella giornalistica e di “editore” di Nazareno Dinoi
Abbiamo ricevuto dal consigliere regionale Giuseppe Turco la copia di un esposto depositato presso la Procura della Repubblica e inviato anche al direttore generale della Asl, all’Ispettorato del Lavoro, al Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro e al Comando Provinciale della Guardia di Finanza.
Attraverso questo esposto, Turco chiede, in sostanza, che sia accertata la compatibilità fra la professione infermieristica alle dipendenze di un ente pubblico del direttore de “La Voce di Manduria”, Nazareno Dinoi, con l’attività di giornalista e, secondo quanto è riportato nell’esposto, anche di “piccolo imprenditore” .
Con questo esposto, Turco «auspica chiarezza, per garantire il rispetto delle regole del nostro ordinamento».
Non molto tempo fa, era stato il Dinoi a sottoscrivere un altro esposto, attraverso il quale chiede alla Guardia di Finanza di verificare la correttezza del rapporto in itinere fra “Ciaksocial” e il progetto “Bollenti Spiriti” (argomento sul quale si discute ormai da mesi anche in Consiglio Comunale).
Dalle aspre polemiche degli ultimi mesi, insomma, si è passati agli esposti e alle denunce. Per carità, in entrambi i casi, è legittimo chiedere agli enti preposti di fare chiarezza su determinate posizioni e su determinate vicende. Noi crediamo però, in attesa di apprendere gli sviluppi di entrambi gli esposti, che sia auspicabile riportare i toni ad un livello più accettabile.
Sempre in merito al proprio esposto, infine, Giuseppe Turco ha pubblicato sul proprio profilo facebook un post con il quale spiega le ragioni del suo gesto.
«Sono un personaggio pubblico e come tale voglio essere trattato: è giusto che tutta la mia vita debba essere un libro aperto. Chi maneggia la mia vita lo faccia con cura ed è giusto che i critici subiscano ogni tanto un minimo di attenzione. Ecco perché ho deciso di esporre alle autorità competenti affinché accertino la verità su alcune considerazioni che vedono interessato l’infermiere, editore, pubblicista collaboratore del Quotidiano Reno Dinoi.
Ho chiesto se è normale che sia titolare, come dipendente pubblico a tempo indeterminato, di una impresa individuale.
Non è pettegolezzo, ma accertamento della verità».