A lanciare la denuncia è Peacelink
Una nuova emissione non convogliata, denominata «slopping», si è verificata «oggi alle ore 7.28» presso il convertitore 2 dell’Acciaieria 1 dell’Ilva di Taranto. E’ quanto denunciano gli attivisti di Peacelink, allegando alla nota stampa foto e video.
Era «accaduta la stessa cosa - osserva l’associazione - il 12 gennaio e in quell’occasione fonti Ilva dichiararono alla stampa che l’episodio era stato generato da un’accidentalità».
Non è "quindi un’accidentalità - obietta Peacelink - visto che dopo pochi giorni l’evento emissivo si è verificato dallo stesso impianto che ha generato lo slopping il 12 gennaio. Inoltre, cosa più importante, è la stessa Ilva ad attestarci con la sua documentazione una sistematicità ed una periodicità degli eventi emissivi: da gennaio a giugno 2016 Ilva ha dichiarato 17 emissioni visibili per l’Acciaieria 1 e 35 emissioni visibili per l’Acciaieria 2 (fonte Ilva, documenti pubblici sul sito del Ministero dell’Ambiente)». Secondo gli ambientalisti, «non sono numeri causati da un’accidentalità ma sono dati che attestano chiaramente la non attuazione delle prescrizioni Aia e il non corretto funzionamento degli impianti».
Fonti vicine all’azienda riferiscono invece che l’evento «non ha causato alcun danno né al personale né agli impianti interessati. Secondo le prime verifiche, il fenomeno si è generato durante la fase di soffiaggio dell’ossigeno all’interno del convertitore, un evento che può verificarsi occasionalmente durante il processo produttivo e che l’azienda ha ridotto sensibilmente rispetto al passato».
«Tale fenomeno - affermano le stesse fonti - non è in alcun modo riconducibile a mancati interventi o inadempienze Aia. Ilva è immediatamente intervenuta per controllare il fenomeno e, come da prassi, ha tempestivamente messo a conoscenza di quanto accaduto tutte le autorità competenti».
(foto d'archivio)