mercoledì 27 novembre 2024


03/02/2017 16:32:17 - Manduria - Attualità

L’appuntamento è per domenica pomeriggio, alle 15, a Torre Colimena

Anche la salina dei Monaci fra le mete da visitare in occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide 2017, che sarà celebrata domenica prossima.
Un luogo di grande bellezza, area in cui sono presenti per molti mesi dell’anno i fenicotteri rosa, ideale per gli appassionati di escursionismo e birdwatching: sarà visitabile, a partire dalle ore 15, grazie all’iniziativa del Centro di Educazione Ambientale di Manduria e del circolo manduriano di Legambiente.
La ricorrenza della Giornata mondiale delle Zone Umide ricorda la firma, avvenuta nel 1971, della la Convenzione di Ramsar: un accordo internazionale che da allora ha permesso di identificare le più importanti aree umide del mondo, ovvero stagni, paludi, torbiere, bacini naturali e artificiali permanenti con acqua stagnante o corrente dolce, salmastra o salata, nonché aree marittime la cui profondità in condizioni di bassa marea non superi i sei metri.
Le zone umide, ambienti fondamentali per gli equilibri della vita, sono dei serbatoi di biodiversità e accolgono una infinità varietà di specie animali e vegetali. Garantiscono abbondanti risorse di acqua e cibo e lo stoccaggio del carbonio. Eppure sono tra gli ecosistemi più a rischio del pianeta. La pressione antropica e il riscaldamento globale infatti ne mettono sempre più in pericolo gli equilibri delicati e complessi e nell’ultimo secolo oltre il 64% delle zone umide sono scomparse.
Il focus dell’edizione 2017 della Giornata, “Le zone umide aiutano a far fronte agli eventi meteorologici estremi”, sottolinea, tra le tante, un'altra fondamentale funzione di questi ambienti: contrastare gli effetti degli eventi metereologici estremi. Le zone umide hanno infatti la capacità di assorbire acqua e proteggere i territori dalle piene.
La Salina dei Monaci è una delle aree di maggior pregio naturalistico delle Riserve Naturali Orientate del Litorale Tarantino Orientale. In gran parte bonificate tra gli anni ‘30 e ‘50 del secolo scorso, le aree umide del Salento ionico conservano ancora aspetti storici, paesaggistici e naturalistici notevoli, costituendo un passaggio obbligato per i flussi migratori e uno degli assi portanti della natura protetta in Puglia e nel Mediterraneo. Attraverso specifiche convenzioni con l’ente gestore e la gestione dei CEA territoriali, i circoli di Legambiente ne articolano le attività in un’ottica di rete sia in funzione di monitoraggio e tutela che di educazione/formazione e valorizzazione turistica.
Il raduno dei partecipanti è fissato avrà luogo nei pressi della torre di Torre Colimena. Info: 349.6593140 - 340.3770709











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