Monica Zanzarella, criminologa e politologa di San Marzano, fa parte dello staff dell’Ecole Universitaire Internationale, presieduta dalla psicologa investigativa Sabrina Magris
Sabrina Magris e Monica Zanzarella fra i relatori della tavola rotonda su servizio pubblico e sicurezza, che, promossa dalla Rai e dalla Direzione Security and Safety della stessa Rai, ha posto a confronto, a Roma, gli esperti del mondo dell’informazione, della sicurezza e delle istituzioni.
Monica Zanzarella, criminologa e politologa di San Marzano, fa parte dello staff dell’Ecole Universitaire Internationale, presieduta dalla psicologa investigativa Sabrina Magris.
L’iniziativa ha riunito esperti del mondo delle istituzioni, dell’informazione, della sicurezza sull’importanza della diffusione di una cultura della sicurezza integrata che valorizzi il ruolo della cooperazione, in particolar modo tra coloro che ricoprono il delicato ruolo di giornalisti di servizio pubblico, e si è svolta in occasione dell’apertura del corso di formazione “security and safety” rivolto a giornalisti provenienti dalle radio e tv pubbliche di Algeria, Marocco e Tunisia.
In via Mazzini sono arrivate numerose autorità, fra le quali un ministro del Marocco e l’ambasciatore dell’Algeria.
Sabrina Magris e Monica Zanzarella, fra le relatrici più giovani, hanno sviluppato il tema “La guerra all’improvviso: il terrorismo in città, intelligence e prevenzione”.
Le due ricercatrici dell’Ecole Universitaire Internazionale si sono soffermate anche sul rapporto fra terrorismo e comunicazione, nonché sulla percezione degli eventi e di come un atto terroristico sia percepito in maniera differente: cambia secondo la nazionalità dei soggetti, la loro cultura e la loro religione.
«Il terrorismo, oltre a creare terrore, comunica alle masse ma anche ai decisori politici» hanno fatto notare Magris e Zanzarella. «Modifica i comportamenti dei singoli, anche se l’attacco terroristico avviene in un altro Stato: non è un caso se, dopo l’attacco di Parigi, siano crollate le prenotazioni per il Giubileo di Roma».