lunedì 25 novembre 2024


14/02/2017 18:10:52 - Provincia di Taranto - Attualità

Le pene concordate con la Procura si aggiravano sui tre anni, ma non sono state ritenute “congrue” dal giudice Vicedomini

Il Gup di Milano, Maria Vicedomini, dice no alle istanze di patteggiamento presentate da Adriano, Fabio e Nicola Riva: non ha ritenuto congrue le pene concordate con la procura, che si aggiravano sui 3 anni di carcere.
Questa mattina, i legali degli imputati, avevano chiesto un rinvio in quanto non era ancora stato definito l'accordo per fare rientrare il miliardo e 100 milioni di euro, bloccati in Svizzera e pronti a essere reinvestiti per la bonifica dello stabilimento di Taranto.
Adriano Riva risulta indagato per bancarotta, truffa ai danni dello Stato e trasferimento fraudolento di valori, mentre ai nipoti Fabio e Nicola è contestato il reato di bancarotta.










img
Cucina d'asporto e Catering
con Consegna a domicilio

Prenota Ora