Si è concluso a Taranto il progetto nazionale del CONI con finalità sociali di recupero e reinserimento dei detenuti attraverso lo sport
“Reinserimento…Attraverso lo Sport”, questo il titolo del progetto nazionale finanziato dal CONI e rivolto ai detenuti delle case circondariali italiane, conclusosi dopo oltre tre mesi di attività con grande successo di partecipazione e di critica.
In terra jonica, il progetto ha interessato 14 detenuti del carcere di Taranto, all’uopo segnalati dalla direzione della casa circondariale, i quali hanno partecipato ad un vero e proprio stage formativo di tennistavolo tenuto da istruttori qualificati del CTT Taranto, storica espressione del pongismo jonico non solo in campo agonistico nazionale - la sua prima squadra milita quest’anno onorevolmente nella serie B1 - ma anche da anni impegnata in progetti a beneficio della fasce sociali più a rischio e più deboli della popolazione.
Il momento conclusivo del progetto si è tradotto in un evento dimostrativo di tennistavolo - torneo di singolo e doppio maschile - che ha messo in evidenza i tangibili progressi registrati nell’apprendimento delle tecniche di questa coinvolgente disciplina sportiva da tutti i frequentatori dello stage all’interno della struttura carceraria tarantina.
Il torneo finale, tenutosi domenica mattina presso la sede dello storico Circolo Tennis Taranto, che ha dato i natali alla grande tennista azzurra Roberta Vinci - appassionata di tennistavolo e grande amica del Ctt Taranto - ha visto protagonisti i detenuti insieme a vari operatori della giustizia, quali magistrati, avvocati, agenti delle forze dell'Ordine e della Polizia Penitenziaria.
Il progetto, organizzato dal CONI, è stato realizzato con la collaborazione della delegazione provinciale FITET e del CTT Taranto ed è stato reso possibile grazie alla sensibilità e disponibilità della direttrice della casa circondariale e dei magistrati del Tribunale di Sorveglianza di Taranto. Finalità prefissate: il recupero ed il reinserimento sociale dei detenuti, facendo leva sui valori educativi insiti nello sport in generale e sulla funzione socializzante del tennistavolo in particolare.
L'iniziativa, che fa seguito ad un'analoga esperienza intrapresa già lo scorso anno in via sperimentale, ha inteso costituire strumento utile nella complessa strategia educativa della prevenzione e del recupero delle persone detenute che il personale della stessa casa circondariale ma anche i magistrati e gli enti/associazioni del settore portano avanti quotidianamente con grande abnegazione e impegno.
Principale obiettivo del progetto, dunque, il recupero ed reinserimento sociale dei detenuti, perseguibili attraverso lo sport ed in particolare per mezzo della disciplina pongistica, offrendo così un contributo a sviluppare la fiducia in se stessi attraverso l’attività sportiva, lavorando sull’autodisciplina, sull’aggregazione, sulle regole, sui valori come la legalità e la cooperazione, sul significato della sconfitta e della vittoria e sulla ‘gestione delle frustrazioni’.
Al termine della manifestazione si è svolta la cerimonia di premiazione dei partecipanti ad opera del presidente del CTT Taranto Roberto Tundo, che ha chiamato accanto a sé per la consegna dei trofei la direttrice del carcere di Taranto Stefania Baldassari, il vice delegato del Coni di Taranto Michelangelo Giusti, il magistrato del Tribunale penale di Taranto Benedetto Ruberto e Salvatore Montesardo, già preside del liceo artistico statale ‘Lisippo’ di Taranto.