lunedì 25 novembre 2024


13/03/2017 20:05:26 - Provincia di Taranto - Attualità

«Ilva uccide Taranto ogni giorno di più»

“Impossibile rassegnarsi e gettare la spugna. Difficile accettare che dopo il danno (decenni di inquinamento ambientale che hanno condannato la nostra Taranto a morire lentamente) si perpetri la beffa. Il decalogo disposto dalle autorità per le giornate di vento forte in città è una vera e propria presa in giro. Certo, si tratta di norme di buon senso, ma se applicate altrove, laddove l’aria, almeno qualche giorno a settimana sia effettivamente pulita. La verità è una sola, ed è che a Taranto, per non morire di cancro ai polmoni, bisognerebbe rinchiudersi in casa ermeticamente, conducendo una vita da reclusi”, lo dichiara l’onorevole Vincenza Labriola, capogruppo per il Gruppo Misto in commissione Lavoro alla Camera dei Deputati.
“Assurdo che si chieda ai tarantini di limitare l’uso dell’auto per ridurre l’inquinamento ambientale o di non fare sport all’aperto quando c’è vento – prosegue Labriola –. Il problema si chiama parchi primari scoperti, il problema si chiama fumi da combustione provenienti dall’attività dei forni. Il problema si chiama Ilva. Il presidente Emiliano chieda a Roma garanzie per il futuro dell’acciaieria, a tutela della salute dei dipendenti e dei cittadini di Taranto, pretendendo risposte vere e concrete. Se il governatore della Puglia continuerà a fare finta di nulla, intervenga il Capo dello Stato. Mattarella si batta per la copertura dei parchi primari, condizione indispensabile per ridurre l’immenso rischio rappresentato da Ilva".










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