E’ necessario – sottolinea Lazzàro - arginare i fenomeni criminali che, negli ultimi giorni, hanno investito diverse aree rurali a Grottaglie, Castellaneta e Manduria»
«Bisogna fermare la criminalità che sta vessando le aziende agricole».
Così Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Taranto, ha chiesto al prefetto di Taranto, Donato Cafagna, la convocazione urgente del Tavolo per la sicurezza in agricoltura. «E’ necessario – sottolinea Lazzàro - arginare i fenomeni criminali che, negli ultimi giorni, hanno investito diverse aree rurali a Grottaglie, Castellaneta e Manduria. Le aziende stanno subendo una vera e propria escalation: tiranti e ceppi di tendoni tagliati, furti di trattori e di gasolio agricolo, intimidazioni e racket».
Confagricoltura Taranto – si legge nella lettera inviata al prefetto - «segnala la recrudescenza di fenomeni criminosi nei confronti delle aziende agricole nella provincia di Taranto. In particolare, evidenziamo il taglio dei tiranti dei tendoni di uva da tavola nell’agro di Grottaglie o il furto di mezzi agricoli e di carburante agricolo.
Al fine di interrompere tali fenomeni criminosi prima dell’inizio delle grandi raccolte, si chiede a Sua Eccellenza la convocazione del tavolo per la sicurezza in agricoltura per conoscere e contribuire alle azioni da mettere in campo per debellare il fenomeno».
Un brutto “film” già visto quasi un anno fa proprio a Grottaglie, dove le Forze dell’Ordine avevano subito intensificato i controlli e aumentato le risorse schierate sul territorio, ottenendo buoni risultati in termini di prevenzione dei reati. «Questo ritorno di fiamma della criminalità – aggiunge Lazzàro – ci fa capire che non si può mai abbassare la guardia, né le organizzazioni di categoria nell’azione di denuncia, né soprattutto le Istituzioni che devono intervenire rapidamente e in modo efficace per riportare la sicurezza nelle aree rurali e tra gli imprenditori agricoli».
Al fine di interrompere tali fenomeni criminosi prima dell’inizio delle grandi raccolte, si chiede a Sua Eccellenza la convocazione del tavolo per la sicurezza in agricoltura per conoscere e contribuire alle azioni da mettere in campo per debellare il fenomeno».
Un brutto “film” già visto quasi un anno fa proprio a Grottaglie, dove le Forze dell’Ordine avevano subito intensificato i controlli e aumentato le risorse schierate sul territorio, ottenendo buoni risultati in termini di prevenzione dei reati. «Questo ritorno di fiamma della criminalità – aggiunge Lazzàro – ci fa capire che non si può mai abbassare la guardia, né le organizzazioni di categoria nell’azione di denuncia, né soprattutto le Istituzioni che devono intervenire rapidamente e in modo efficace per riportare la sicurezza nelle aree rurali e tra gli imprenditori agricoli».