«L’addizionale ex Eca non ha generato nessuna conseguenza finanziaria sulle utenze Tari manduriane»
Approvati i chiarimenti da fornire al Garante del Contribuente per la Puglia in merito all’inserimento dell’addizionale ex ECA (che nel frattempo era stata soppressa), nel piano finanziario della Tari approvato per il 2014. Dopo aver esaminato il ricorso di alcuni contribuenti, il Garante aveva chiesto al Comune di Manduria di annullare gli atti impositivi contestati e di rimborsare i contribuenti.
L’Amministrazione Comunale, avvalendosi del parere tecnico-legate dell’avvocato Gianluca Selicato, esperto in materia tributaria, replica facendo notare che, pur essendo stata applicata “in modo anomalo”, l’addizionale ex Eca non ha generato nessuna conseguenza finanziaria sulle utenze Tari manduriane.
«L’Amministrazione manduriana ha contemperato (e correttamente applicato) il principio dell’integrale ed esclusiva copertura dei costi del servizio, con l’equivoco sulla permanenza in vita dell’addizionale ECA (di contro soppressa)» è riportato nella relazione di Selicato. «Al punto che, sebbene l’applicazione di questa maggiorazione avrebbe dovuto incidere in modo proporzionale sulla tariffa, incrementandola del 4%, la civica amministrazione ha invece lasciato inalterato, nel suo piano di riparto, l’importo del credito portato dai costi e dagli altri oneri del servizio (e null’altro)».
Di conseguenza, le somme richieste ai contribuenti manduriani sarebbero soltanto quelle previste dalle vigenti leggi.
«L’Ufficio del Garante del contribuente non ha assegnato rilievo al fatto che il Comune di Manduria non abbia beneficiato di alcun indebito arricchimento, avendo in ogni caso preteso dai soggetti passivi della TARI le sole somme in riferimento alle quali esso aveva piena legittimazione» prosegue Selicato. «Avendolo fatto in virtù di un criterio di riparto che non risulta in alcun modo alterato (neanche sotto il differente profilo qualitativo) dall’erronea computazione della soppressa maggiorazione ex ECA».