Finalmente la Regione si impegna a modificare il Piano di Tutela delle Acque
Manduria si impegna a sottoporre all’attenzione del Consiglio comunale, entro sabato della prossima settimana, una delibera nella quale si indica la nuova area scelta per la localizzazione del depuratore e il relativo recapito finale ed emergenziale. Sempre entro lo stesso termine, Avetrana dovrà approvare, in Consiglio, un atto con il quale si impegna a recepire nel proprio depuratore i reflui delle aree di Specchiarica e Torre Colimena, quando, chiaramente, queste località turistiche disporranno della rete fognaria. Dopo l’approvazione dei due deliberati, la Regione Puglia provvederà alla modifica del Piano di Tutela delle Acque e, alla luce delle novità da apportare al progetto del depuratore consortile, alla richiesta di modifica non sostanziale degli interventi da realizzare da inoltrare alla stazione appaltante.
Sono gli impegni assunti da Manduria, Avetrana e dalla Regione Puglia con il verbale sottoscritto nella mattinata di venerdì. Nello stesso documento sono contenute anche alcune indicazioni tecniche sul nuovo progetto del depuratore consortile.
«L’area di contrada “Monte dei Serpenti” ha un’estensione di circa 10 ettari, sufficiente pertanto ad allocarvi il nuovo impianto, le relative vasche di accumulo e il buffer numero 1, nonché eventuali ulteriori vasche drenanti» è riportato nel verbale. «In tale ipotesi idraulica, lo scarico di emergenza potrebbe confluire nel corpo idrico superficiale non significativo denominato “Canale de lu Rizzo”, distante circa quattro chilometri dal mare. Risulterebbe in ogni caso garantito l’utilizzo plurimo delle acque depurate ai sensi del decreto legislativo 185 del 2003, nonché il recupero delle stesse, scongiurando lo scarico in mare».
Vengono superate, insomma, le precedenti soluzioni tecniche per lo scarico emergenziale.
«La Regione Puglia, nell’evidenziare l’urgenza di avviare i lavori del nuovo depuratore, stante la procedura di infrazione irrogata dalla Commissione Europea, connessa al mancato adeguamento del sistema depurativo, chiede che si raggiunga, una volta per tutte, una soluzione definitiva e condivisa da parte dei Comuni presenti, a partire dalle ipotesi sopra esposte» è riportato nella parte finale del verbale, che poi si chiude con l’impegno della Regione ad interloquire con Acquedotto Pugliese e con la ditta aggiudicataria dei lavori di realizzazione dell’opera, al fine di addivenire ad una soluzione condivisa.