«Il mio impegno continua nonostante continui ostacoli»
«Un anno e mezzo fa, il progetto di depuratore consortile di Manduria-Sava-Marine di Manduria con scarico a mare e condotta sottomarina appariva senza alternative. Soltanto l’impegno mio e del collega Peppe Turco, soltanto il confronto e il dialogo continuo con il Presidente Michele Emiliano e il Capo Dipartimento ing. Barbara Valenzano sono riusciti a cambiare un destino che pareva già segnato, e hanno portato all’elaborazione e all’orientamento dell’ente verso un nuovo progetto – in piena rispondenza con le rivendicazioni della comunità – che prevede il recupero delle acque reflue, la realizzazione di due buffer ecologici e la secca bocciatura dello scarico a mare e della condotta sottomarina, e il pieno rispetto per l’ambiente e il territorio. Sembrava essere finalmente la svolta attesa da un decennio e finalmente a un passo dall’effettiva realizzazione, a lavori ormai iniziati. Invece è insorta la comunità di Avetrana preoccupata dall’ubicazione del sito in un’area a marcata vocazione turistica, e piuttosto che andare al muro contro muro ho quindi ancora personalmente aperto un nuovo canale di comunicazione e collaborazione con le autorità istituzionali locali e i rappresentanti del territorio, che ha prodotto un vertice a Bari, presso la struttura tecnica regionale, nel quale è stato sottoscritto all’unanimità un verbale con inserita anche una nuova, importante terza opzione, inerente una possibile collocazione alternativa del depuratore.
All’amministrazione comunale di Manduria spettava e spetta quindi il passaggio decisivo, quello della scelta finale tra le opzioni in campo: ma ancora una volta siamo stati costretti ad assistere a un nulla di fatto. Dopo un anno e mezzo in cui non è comunque mai arrivata dalla stessa amministrazione alcuna proposta progettuale concreta, la maggioranza nel consiglio comunale di ieri ha chiesto e votato il ritiro della delibera nella quale l’assise era chiamata finalmente ad esprimersi, chiedendo alla Regione un’ulteriore proroga ed evocando a sé la possibilità di indicare un sito ritenuto idoneo. Nessuno contesta il pieno e legittimo diritto dell’assemblea di esercitare le proprie prerogative e il proprio ruolo, ma mi permetto di ricordare che questa ulteriore dilatazione di tempi rischia seriamente di compromettere e vanificare un complesso e delicato lavoro compiuto nell’interesse della comunità.
Area Popolare, pur non sostenendo l’amministrazione Massafra e senza essere entrata in maggioranza, per senso di responsabilità verso la collettività ha scelto comunque di offrire comunque il proprio importante e costruttivo contributo per il compimento di opere di fondamentale importanza per la crescita, lo sviluppo della comunità e la tutela dell’ambiente e del territorio, come – in primis - appunto il depuratore consortile e il completamento della bonifica della discarica LiCicci. Una responsabilità che continuerà a non venire meno, e che non mi farà desistere dall’impegno e dagli sforzi per non vanificare quanto fatto finora ed evitare che, alla fine, dopo tanti stop e tentennamenti , si arrivi a realizzare proprio il depuratore con lo scarico a mare: un errore che il nostro territorio e i cittadini non possono permettersi di pagare. A tal fine, ho chiesto e ottenuto un nuovo incontro con il presidente Emiliano e l’ing. Valenzano, per cercare e trovare una soluzione alla luce delle ultime novità emerse».