Nei prossimi giorni inizierà la bonifica delle aree pubbliche trasformate in discariche a cielo aperto
L’Amministrazione ha avviato i primi interventi di pulizia degli arenili lungo la fascia costiera e di rimozione delle erbacce all’interno del parco archeologico. Interventi che, anche quest’anno, sono stati eseguiti prima del lungo ponte di Pasqua.
«Nella zona marina gli operai dell’azienda Igeco ha provveduto alla pulizia degli arenili» rende noto l’assessore ai Lavori Pubblici e all’Ambiente, Leonardo Notarnicola. «E’ un intervento previsto dal contratto che lega l’azienda al Comune e che avviene regolarmente. Non abbiamo ancora provveduto, invece, alla rimozione dei rifiuti abbandonati in più punti, sempre lungo la fascia costiera, per due ragioni.
In questo periodo, gran parte dei proprietari delle abitazioni estive eseguono la potatura di alberi e cespugli. Molti di loro, purtroppo, abbandonano residui derivanti da attività di sfalcio e di potatura lungo le vie della litoranea, senza contattare l’apposito servizio della ditta Igeco. Sono esempi di inciviltà che si sommano a quelli dei cittadini che depositano rifiuti di ogni tipo (anche amianto) in aree che diventano discariche a cielo aperto.
Non abbiamo potuto rimuovere gli scarti derivanti da sfalcio e potature in quanto l’azienda cui conferiamo questi materiali (la Eden 94) è ancora chiusa. Appena riaprirà i battenti (spero entro la fine del mese), la litoranea sarà ripulita.
Per i rifiuti indifferenziati e pericolosi, abbiamo a disposizione un finanziamento. Prima di intervenire dobbiamo però trovare una soluzione ad un ostacolo burocratico: dovranno intervenire due aziende, dapprima una specializzata a rimuovere l’amianto e, quindi, un’altra che dovrà ripulire queste aree da tutte le altre tipologie dei rifiuti».
Primo intervento di pulizia anche all’interno del parco, che però resta sempre chiuso.
«E’ visitabile dai gruppi che si rivolgono alle associazioni turistiche del posto. Stiamo cercando di definire un accordo con un precedente gestore della struttura, cui il tribunale ha dato ragione. Per l’estate troveremo sicuramente una soluzione».