L’intervento del comitato “No scarico a mare”: «Le implicazioni di queste scelte»
«In queste ore si legge di incontri tra amministratori e consiglieri comunali per proporre, ognuno per la propria parte, una soluzione allo spostamento del sito del depuratore consortile appaltato. Si leggono idee diverse, talora lanciate al solo fine di avere qualche citazione sugli organi d’informazione. Il Comitato Noscaricoamare, comunque favorevole a soluzioni che non prevedono lo scarico a mare, ha timore che stia per scadere il tempo per rivedere radicalmente il progetto del depuratore, soprattutto mancando le considerazioni di AqP e dell’azienda che ha vinto l’appalto, come richiamato nel verbale sottoscritto il 7 aprile scorso. Con le norme in vigore, il rischio di danno erariale è enorme e le tante proposte sul “tavolo mediatico” dilatano i tempi di approvazione, aumentando la confusione anche nell’opinione pubblica. In questo marasma di vedute e di lotte, il Comitato ritiene ancora una volta giusto che le amministrazioni interessate facciano una proposta che possa unificare le richieste di tutti, tuttavia non può fare a meno di chiedere un calcolo idrologico sulle piene a seguito di eventi estremi e sulle connesse probabilità d’inquinamento della sorgente Chidro, anche in caso di afflussi sotterranei dei reflui dello scarico emergenziale. Resta infine ampia perplessità dell’allocazione del depuratore e delle relative opere annesse nell’area di grande pregio naturalistico e vitivinicolo “Serpenti”, quando c’è la possibilità di uno spostamento del depuratore alla stessa quota in modo da eliminare disagi all’insediamento dell’Urmo e mantenere nel contempo la possibilità di allaccio delle Marine».
I coordinatori del Comitato Noscaricoamare
Rino Giangrande
Pasquale Greco