mercoledì 27 novembre 2024


25/04/2017 10:29:00 - Manduria - Attualità

A sollecitarlo sono i Verdi di Manduria

«E’ necessario ed urgente un Piano spiagge comunale che tuteli e preservi siti di particolare pregio!».
A sollecitarlo sono i Verdi di Manduria.
«Il nostro litorale rischia di essere fatto oggetto di un vero e proprio assalto alla diligenza, da parte di imprenditori privati intenzionati a realizzarvi dei lidi attrezzati, possibilmente nelle zone meno compromesse dall’abusivismo e dal turismo “mordi e fuggi” o in quelle di maggior pregio naturalistico e paesaggistico, come ad esempio la spiaggia prospiciente la Salina dei Monaci o la scogliera di Torre Colimena» si legge in una nota dei Verdi. «Il tutto naturalmente con i crismi della legalità e nel sacro rispetto per la libera intrapresa. Una legislazione, nazionale e regionale, sempre più permissiva o contraddittoria nelle sue formulazioni, tale da lasciare ampi margini di interpretabilità e discrezionalità, sia a chi propone che a chi deve autorizzare; il fatale meccanismo del silenzio-assenso imposto ad uffici pubblici sempre più poveri di organici, come le Soprintendenze, che invece dovrebbero essere i mastini a difesa del territorio; l’incapacità manifesta, da parte delle istituzioni pubbliche, di salvaguardare e gestire il patrimonio naturale e culturale, indirizzandovi adeguate risorse.
Su queste premesse si realizza una vera e propria manovra a tenaglia, che ha come obiettivo l’appropriazione di quel patrimonio, che dovrebbe essere di tutti, bene comune appunto, da parte di privati, a fini di profitto. Da qualche tempo stiamo assistendo con preoccupazione al progredire inesorabile di procedimenti amministrativi che culmineranno, presumibilmente, con una massiccia privatizzazione delle nostre spiagge. Entrambe le vicende hanno un comune denominatore: la mancanza di una adeguata pianificazione preventiva da parte dell’Amministrazione. In assenza di un Piano Spiagge comunale che tuteli e preservi siti di particolare pregio, come appunto la Salina o la scogliera su cui sorge la torre di Colimena, fa testo la legge regionale, che regolamenta, si, il come e il dove, ma a maglie larghe, lasciando ai Comuni, come è giusto, l’onere di salvaguardare se stessi. Una capacità di pianificazione che da troppo tempo è assente dalle stanze del palazzo di Città e che è invece il primo requisito di una Amministrazione efficiente».










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