Avviati due corsi: sono in svolgimento a Uggiano Montefusco e a Oria
Il “maestro” cestaio Antimo Calò trasferisce i segreti dell’arte dell’intreccio a giovani e adulti.
Lo fa attraverso due corsi in fase di svolgimento: il primo a Uggiano Montefusco, presso i locali delle Opere Parrocchiali, e il secondo a Oria, nella splendida location di masseria Palombaio. Nel corso di sette lezioni, gli allievi (non solo ragazzi, ma anche gente adulta affascinata da quest’arte che rischia di andare dispersa), impareranno a intrecciare il midollino (più semplice da lavorare rispetto al lentisco e alla canna), sino a realizzare un cestino o un paniere (il cosiddetto “panaro”), che potranno poi portare a casa a testimonianza e ricordo di questo corso.
Sino a circa mezzo secolo fa, la figura del cestaio era un’attività che tutti i contadini praticavano, in particolare nei periodi di minore impegno nelle campagne. Non esisteva ancora la plastica (grandissima fonte di inquinamento nei nostri giorni) e, comunque, si preferiva utilizzare le risorse che madre Natura donava e dona ancora agli uomini.
La materia prima era costituita dal giunco, dalle canne sezionate per il lungo e dai vinchi, polloni cresciuti in estate sui tronchi degli ulivi, sottili, resistenti e flessibili. Come attrezzi si usavano forbici, cesoie, falcetto e coltello.
Nascevano così contenitori che hanno caratterizzato a lungo la civiltà contadina: “panari”, “canistri” e “canistruni”, nonché i “cannizzi”, i graticci di canne sui quali si mettevano a seccare i fichi e gli ortaggi.
Antimo Calò ha appreso le tecniche dal caro papà Cosimo. Nel corso degli anni, con grande umiltà e tanta saggezza, Antimo, anche per diletto, le ha perfezionate e ora è uno dei pochissimi, in zona, in grado di realizzare “panari” e “canistri” con grande disinvoltura.
Qualche settimana fa l’ottima idea di Antimo (sempre disponibile a incontrare anche gli alunni delle varie scuole) di promuovere questi due corsi, con un auspicio. Il curatore didattico si augura che alla fine di ogni corso, le allieve, che come sempre mostrano impegno ed entusiasmo, si sentano parte importante di questo progetto che mira al recupero di antichi mestieri e alla loro valorizzazione.