lunedì 25 novembre 2024


02/05/2017 08:44:35 - Provincia di Taranto - Attualità

«Per la scena non è stato utilizzato il cappio al collo. L’attore che interpretava Giuda che non è mai stato ricoverato a Taranto»

La Sacra Rievocazione storica della “Passio Christi Freganianum”, giunta ormai all’VIII edizione, rappresentazione itinerante, suddivisa in un numero complessivo di 20 scene diverse l’una dall’altra, che ha avuto luogo domenica 9 aprile, presso il Centro Storico di Fragagnano, ha suscitato nell’opinione pubblica di turisti, visitatori e non, un copioso interesse per la singolare e struggente rievocazione itinerante, ma nel contempo anche una sorta di risonanza clamorosa, per un incidente di percorso inimmaginabile durante la messa in opera di una scena, totalmente figurativa.
La sacra rappresentazione, animata da una macchina organizzativa di ben oltre 200 tra attori, figuranti e comparse, fin dal suo inizio, la cui prima scena si è svolta sul sagrato della Parrocchia Maria SS. Immacolata, ha destato fin da subito, uno sfrenato interesse da parte di tutta la comunità presente, ma soprattutto dai diversi visitatori che erano lì per assistere alla singolare rievocazione, anche da fuori provincia. La sacra rappresentazione, si stava svolgendo in maniera egregia, la copiosa folla di visitatori, giunti da ogni dove, brulicava tra le vie del centro storico della provincia tarantina, giunti per assistere alla rievocazione storica organizzata dall’associazione culturale “Terra Nostra Fragagnano”, densa di particolari scanditi da colonne sonore mozzafiato, quando un nefasto incidente di percorso, è avvenuto durante la messa in opera, totalmente figurativa, della scena dell’Impiccagione di Giuda. La scena medesima, seppur molto teatrale, è totalmente figurativa, la cui realizzazione la si mette in scena da diverse edizioni, con l’utilizzo di una “imbracatura di sicurezza - dispositivo di protezione individuale D.P.I.”. Sfiorata la tragedia dunque, grazie alla prontezza del presidente organizzatore dell’evento.
In un’intervista rilasciata, Orazio Surgo in qualità di presidente dell’ass. Terra Nostra di Fragagnano e di addetto alla messa in opera della scena medesima, racconta l’accaduto.
«Durante il pentimento di Giuda, dopo aver avvicinato la scala all’albero designato, avendo accompagnato l’attore sui gradini preposti, ho collegato il cinturino di sicurezza al gancio dell’imbracatura nascosta sotto l’abito, successivamente ho aiutato l’attore nella discesa dei gradini della scala utilizzata, dopodiché l’ho spostata, lasciando l’attore appeso». 
Ed ancora.
«Al trascorrere dei secondi, notando che l’attore non reagiva, prontamente sono salito a soccorrerlo, sganciando il cinturino ho tagliato l’imbracatura di sicurezza».
Tempestivi sono stati i mezzi di soccorso, sopraggiunti per l’accaduto, che dopo vari soccorrimenti in loco, hanno trasportato il cinquantenne presso la struttura ospedaliera “Marianna Giannuzzi” di Manduria, ricoverato ed assistito presso la medesima struttura, fino alla dimissione ospedaliera. Nonostante la prognosi riservata, l’attore che ha interpretato Giuda l’Iscariota, uno dei duecento figuranti della Passio Christi Freganianum, non è mai stato in pericolo di vita. Proseguendo con l’intervista, il presidente dell’associazione organizzatrice dell’evento, riferisce.
«Smentisco categoricamente, alcune notizie non ufficiali, che sono state divulgate all’opinione pubblica, tra l’altro errate. La realizzazione della scena non comporta l’utilizzo del cappio al collo, l’imbracatura era agganciata ad un cinturino di sicurezza mediante un gancio posto dietro alla schiena. La medesima imbracatura, è stata tagliata da me in persona, per evitare ulteriori rischi. Gesto molto apprezzato dal personale medico del 118, intervenuto per i soccorsi. Infine, durante la notte, non c’è mai stato nessun trasporto d’urgenza presso la struttura ospedaliera “SS. Annunziata” di Taranto, anzi colgo l’occasione di ringraziare personalmente tutta l’equipe medica che ha assistito il mio amico, restituendolo sano e salvo alla comunità fragagnanese».
Tutti gli esami specifici a cui l’attore è stato sottoposto nei giorni di ricovero, non hanno evidenziato danni di ipossia al cervello o ad altri tessuti. L’inimmaginabile incidente di percorso, le cui cause sono ancora in fase di accertamento, ha profondamente scosso gli attori, la comunità fragagnanese e gli organizzatori dell’evento medesimo che, hanno dimostrato fin da subito profondo rispetto nei confronti della famiglia dell’attore cinquantenne che, in due edizioni di seguito, si è prestato a interpretare il tragico pentimento dell’apostolo che decide di compiere l’estremo gesto per aver venduto Cristo. L’associazione culturale Terra Nostra Fragagnano, proprio come in una grande famiglia allargata, assieme ai familiari del malcapitato, si è stretta al dolore per l’accaduto, condividendo un religioso silenzio.
«E’ stato un momento di forte drammaticità per la manifestazione e soprattutto per gli organizzatori, siamo profondamente dispiaciuti per lo spiacevole avvenimento» afferma Romina Massaro, regista e moglie del presidente organizzatore dell’evento. «Il nostro attore, è sempre stato nei nostri cuori e sempre lo sarà, assieme alla sua famiglia abbiamo sofferto per tre giorni fino alla dimissione ospedaliera, siamo felicissimi per la sua straordinaria ripresa; per noi è stata una notizia davvero importante, perché l’essere umano viene prima di ogni cosa. Non a caso Terra Nostra, promuove anche l’amore per il prossimo».
L’attore Giuseppe Vitale, il quale ha interpretato Giuda Iscariota, una volta ripresosi dell’incidente, afferma: « durante la scena non ho mai avuto il cappio al collo, l’imbracatura di sicurezza, che io stesso ho indossato da solo sotto l’abito di scena, evidentemente non l’ho sistemata bene. Non ho intenzione di sporgere denuncia, perché col presidente dell’associazione organizzatrice dell’evento, a cui partecipo con molto piacere, siamo troppo amici e lo saluto con un forte abbraccio ». 
Per tutto il tempo in cui l’attore è stato ricoverato presso la struttura ospedaliera “M. Giannuzzi” di Manduria, fra la comunità fragagnanese si è elevato un forte messaggio solidale da parte di amici, familiari, attori, organizzatori ed addetti ai lavori, un messaggio di profondo rispetto nei confronti del caro amico. Una circostanza infinitamente drammatica per la sacra rievocazione della Passio Christi, che è molto polare anche a Taranto, dove nelle ultime edizioni precedenti, è stata messa in opera lungo le affollatissime vie di Quartiere Italia Montegranaro e anche in Città Vecchia. Ma lo shock dell’accaduto, ha toccato soprattutto gli organizzatori dell’evento culturale, addolorati perché quella che sarebbe dovuta essere un giornata dedicata alla fede cristiana, si è trasformata in un caso mediatico, sfuggito purtroppo al controllo.   
Le indagini, sono ancora in atto per capire come e perché si sia verificato l’inimmaginabile incidente di percorso. Sulla nefasta vicenda, indaga il nucleo operativo del Comando dei Carabinieri della Stazione di Fragagnano.                            
 
Vincenzo Ludovico
Addetto Ufficio Stampa
Ass. Terra Nostra Fragagnano











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