La Soprintendenza si impegna a garantire, attraverso il supporto tecnico-scientifico di proprio personale, l’allestimento della mostra “Storie di Messapi - Manduria oltre le Mura”, curandone il piano scientifico e assicurandone la fruizione e l’accesso agli spazi espositivi
Definito lo schema di accordo tra il Comune di Manduria e la Soprintendenza Archeologica relativo all’allestimento a sede museale e di promozione del territorio dell’ex convento degli Agostiniani.
Con l’approvazione della relativa delibera da parte della giunta, è stato compiuto un nuovo sostanziale passo in avanti verso la riapertura del museo, chiuso ormai da oltre tre anni. In attesa che anche la Soprintendenza approvi l’atto e quindi si passi poi alla sottoscrizione congiunta, lo schema di accordo contiene 10 articoli.
«I sottoscrittori si impegnano ciascuno per la propria parte, a destinare l’immobile ex convento degli Agostiniani a sede museale e di promozione del territorio» si legge nel documento. «Il Comune, già concessionario in comodato d’uso di parte dell’ex convento degli Agostiniani”, destina parti dell’immobile a depositi di materiale archeologico e ad uffici della Soprintendenza annessi come presidio, e la restante parte della struttura per le finalità culturali del museo.
I locali sono dotati di sistemi di sicurezza e impiantistici a norma al fine di garantire le misure necessarie alla corretta conservazione dei materiali archeologici in deposito.
Il Comune si impegna a curare la manutenzione ordinaria, riguardante le utenze idriche-fognanti, le utenze elettriche, le utenze telefoniche e le utenze per il riscaldamento, nonché a curare la manutenzione straordinaria riguardante gli arredi destinati agli spazi per esposizioni temporanee e straordinarie.
La Soprintendenza si impegna a garantire, attraverso il supporto tecnico-scientifico di proprio personale, l’allestimento della mostra “Storie di Messapi - Manduria oltre le Mura”, curandone il piano scientifico e assicurandone la fruizione e l’accesso agli spazi espositivi negli orari di servizio del proprio personale assegnato come presidio.
Lo sviluppo di attività specifiche, la valorizzazione e la divulgazione verranno realizzati attraverso programmi condivisi, in rapporto alle risorse economiche disponibili.
L’accesso del pubblico sarà garantito da visite accompagnate dietro pagamento di un corrispettivo da stabilirsi. Tale servizio sarà istituito e organizzato con apposito atto a seguito dell’avvenuto deposito temporaneo dei materiali archeologici al Comune.
Il presente accordo, una volta approvato, avrà la durata di un anno, a decorrere dalla data di sottoscrizione. In mancanza di disdetta, almeno due mesi prima della scadenza, l’accordo si rinnoverà automaticamente per un uguale periodo».