Intanto domani la gente manifesterà in contrada Urmo
Si torna a protestare nuovamente per la localizzazione del depuratore. I cittadini del versante orientale della provincia di Taranto, che hanno rivolto l’ennesimo appello contro la realizzazione del nuovo depuratore consortile di Manduria (a ridosso di una zona di particolare pregio) e l’ipotesi di scarico a mare dei reflui, lo faranno domani.
«Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica - è detto in una nota - su uno stupro che si sta consumando nella nostra amata terra». In provincia di Taranto, «città già martoriata - viene spiegato nell’appello - da politiche ambientali sbagliate, e precisamente a Manduria, nella località Urmo Belsito-Specchiarica, sede di una meravigliosa riserva naturale che ospita annualmente fenicotteri rosa e altre specie protette, è stata appena avviata la costruzione di un enorme depuratore fognario che prevede lo scarico a mare dei liquami dei Comuni di Sava e Manduria. Abbiamo avuto rassicurazioni da parte della Regione Puglia in merito alla volontà di trovare una collocazione alternativa al depuratore consortile, che rischia di danneggiare irreversibilmente queste perle naturali. Nonostante ciò i lavori di costruzione sono iniziati».
Ma «non è ancora troppo tardi - spiegano i cittadini - per scongiurare questa oscenità. Lunedì 8 maggio, già a prima mattina, in località Urmo Belsito, in prossimità del cantiere, è previsto un grande evento di protesta per dire no al depuratore sulla costa, No allo scarico a mare. I lavori vanno bloccati immediatamente, prima che sia troppo tardi. Per sabato 13 maggio è prevista una ulteriore e si spera definitiva grande manifestazione sempre sul sito del cantiere».
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha dato incarico agli uffici regionali di procedere alla progettazione del sistema di depurazione e riuso delle acque del depuratore di Manduria. E’ stata eliminata la condotta sottomarina di scarico a mare, visto che il Consiglio Comunale di Manduria ha finalmente accettato la progettazione di massima del nuovo sistema con depurazione in Tabella 185 (al massimo grado previsto dalle attuali normative), il riuso delle acque in agricoltura e per usi plurimi e la rinuncia totale allo scarico a mare sostituendolo con un sistema di vasche di affinamento e distribuzione, come da tempo concordato con il prof. Del Prete, l’amministrazione comunale e le associazioni ambientaliste.
Emiliano ribadisce "la disponibilità della Regione Puglia a spostare anche la localizzazione del sito del depuratore a condizione che nelle prossime ore il Consiglio Comunale di Manduria indichi una sito - non gravato da vincoli giuridicamente insuperabili - che sono purtroppo presenti nella zona individuata dall’ultima delibera comunale".