mercoledì 27 novembre 2024


08/05/2017 08:55:32 - Manduria - Attualità

 Incatenati contro il rischio del depuratore a poche centinaia di metri dal mare

Sarà una giornata lunga nei pressi del cantiere del cantiere del depuratore. Centinaia di avetranesi sono già presenti per manifestare pacificamente contro l’arrivo di altri mezzi pesanti dell’azienda appaltatrice. Decine di loro, sindaco Minò compreso, si sono simbolicamente incatenati: intendono difendere in tutti i modi l’area interessata dal cantiere e, con essa, la fascia turistica.

Ecco, intanto, l’ultima lettera inviata da Roberto Massafra al governatore Michele Emiliano.

«Caro presidente,

la ringrazio per avere ancora una volta ribadito la scelta di abbandonare ogni ipotesi di scarico a mare del costruendo depuratore, imboccando la strada virtuosa della depurazione ottimale e del riutilizzo totale dei reflui. Mi permetta però di sottolineare come, anche alla luce dei recenti accadimenti, non sia possibile per la Amministrazione che mi onoro di rappresentare, indicare in poche ore un ulteriore sito che soddisfi la richiesta dei cittadini di Avetrana, non metta a repentaglio la possibilità di realizzare la rete fognaria alle marine e sia libero da qualsivoglia vincolo tra i numerosi che insistono su oltre il 70% del territorio di Manduria. Ritengo a questo punto indispensabile, qualora la Regione confermi la disponibilità ad individuare un nuovo sito, che siano i suoi tecnici, congiuntamente con quelli di AQP, che ne hanno le competenze, a fornire le giuste indicazioni.

Faccio presente che la realizzazione delle opere a valle del depuratore (cosiddetti buffer) dell'ipotesi B e dell'ipotesi C, approvate dalla Regione e da AQP, richiede la stessa autorizzazione paesaggistica che sarebbe richiesta per realizzare il depuratore lì dove indicato nella delibera di Consiglio Comunale del 4 maggio u.s., essendo i vincoli gli stessi. Ciò evidentemente non sarebbe possibile in presenza di "vincoli giuridicamente insuperabili", nell'uno e nell'altro caso.

Alla luce di queste considerazioni le chiedo ancora una volta di sospendere i lavori del costruendo depuratore e di convocare un tavolo tecnico-politico tra Comune, Regione e AQP per esaminare congiuntamente le ipotesi in campo e le reali possibilità di superare, se possibile, i vari vincoli ambientali.

Grazie a Lei abbiamo raggiunto un risultato straordinario, impensabile prima del Suo insediamento. Il mare è salvo. Ci sono voluti 15 anni, qualche giorno in più per chiudere la partita non è la fine del mondo. Insieme troveremo la soluzione anche per il sito. Fermi subito le ruspe, Presidente»

Roberto Massafra

 











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