Domani pomeriggio nuovo incontro a Bari
I sindaci di Manduria (Massafra) e di Avetrana (Minò) hanno inviato una nuova lettera ad Emiliano per chiedere la sospensione dei lavori. La decisione dopo che, nella primissime ore della mattinata, alcune centinaia di avetranesi avevano iniziato a presidiare l’area dell’Urmo. I sindaci (compreso quello di Erchie) e altri amministratori si sono simbolicamente incatenati nei pressi del cantiere.
Poi si sono recati a Manduria per concordare il documento da mandare ad Emiliano. Alla riunione hanno partecipato, oltre ai due primi cittadini dei centri interessanti, anche il sindaco di Erchie Giuseppe Margheriti, i consiglieri comunali di Avetrana Emanuele Micelli, Gigi Conte, Lucia Vacca, il vice sindaco di Avetrana Alessandro Scarciglia.
Ecco il testo della missiva.
«Prendiamo atto della disponibilità della Regione Puglia e da AQP ad individuare un sito alternativo per la costruzione del depuratore consortile Sava, Manduria e marine di Manduria» è riportato nel documento. «Constatata la persistenza di una forte opposizione popolare al prosieguo dei lavori nell’attuale sito, culminata in data odierna in una ulteriore partecipata manifestazione, chiediamo l’immediata sospensione dei lavori per un tempo almeno sufficiente a convocare un tavolo tecnico politico congiunto tra soggetti interessati per individuare una soluzione tecnicamente e giuridicamente accettabile ed ampiamente condivisa“.
La lettera è stata inviata anche al direttore generale di Acquedotto Pugliese, al direttore del Dipartimento Opere Pubbliche e Ambiente della Regione Puglia (ing. Barbara Valenzano), al Prefetto di Taranto, al Questore di Taranto e al Presidente della Provincia, Martino Tamburrano.