mercoledì 27 novembre 2024


24/05/2017 06:56:57 - Manduria - Attualità

A sostenere questa tesi è anche la sezione di Manduria del Cdu

«L’Amministrazione intende scaricare sui cittadini ogni responsabilità sulla scelta del depuratore».
A sostenere questa tesi è anche la sezione di Manduria del Cdu.
«Dopo alcune goffe sedute del consesso elettivo e il raffronto tra i consiglieri di maggioranza e taluni (inutili) consiglieri di opposizione, il presidente del Consiglio comunale Andrisano ha recentemente espresso l’intendimento della Amministrazione”: indire un referendum sulla localizzazione del depuratore onde permettere ai cittadini di scegliere il relativo sito, con indicazione sito B (Urmo) e sito C (zona Serpente con scarico emergenziale nel canalone naturale verso il fiume)» è riportato in una nota del CDU. «Questo proposito, seppur nella forma, è apparentemente democratico, ma nella sostanza dei fatti è politicamente offensivo. Una parte della pseudo-amministrazione intende continuare ad ignorare la reale volontà dei cittadini, già, a suo tempo, dimostrata con l’ultima manifestazione: il mare non si tocca, le acque depurate vanno riutilizzare e vanno individuati siti alternativi, al fine di poter creare delle risorse per il territorio.
Le contraddizioni e le ipocrisie dei politici locali sono fin troppo evidenti: inizialmente, sul palco ad Avetrana, si posero contro la decisione dello stesso sindaco Roberto Massafra proprio molti consiglieri della sua stessa maggioranza e della burattinaia opposizione; attualmente – come suol dirsi – si rimangiano la “parola”, dichiarando che il depuratore non sarebbe mai nato nella zona Marina, mentre oggi si tenta sostanzialmente di scaricare le responsabilità per tutto quello che potrà succedere. Ciò non è politicamente corretto; ormai, basti ascoltare le voci di tantissimi cittadini per trarne le negative e pericolose conclusioni.
E’ fin troppo chiaro come l’attuale (non)governo di questo sfortunato Comune stia scaricandosi dalle proprie responsabilità decisionali e politiche, facendo gravare sui cittadini eventuali future colpe.
Inoltre, il CDU dichiara che se questo (ambiguo) referendum diverrà operativo, il nostro partito politico, con gran parte delle forze ambientaliste, sarà al fianco dei cittadini per non votare o annullare tutte le schede. Il messaggio sarà chiaro: il depuratore non deve toccare le marine e, annullando di fatto il referendum, inoltreremo un invito all’Amministrazione ad andare a casa, dopo quasi cinque anni di inattività, anche di talune frange dell’opposizione, e di gobba tristezza, tale da essere menzionata negli annali della storia politica manduriana».










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