lunedì 25 novembre 2024


29/05/2017 18:21:46 - Provincia di Taranto - Attualità

Trenta studenti preparano uno spettacolo di «cirque nouveau»

Mettere da parte i libri per qualche ora al mese e imparare a far roteare clave e anelli, volteggiare nell’aria e sfidare le altezze del trapezio. Accade a San Giorgio Jonico, in provincia di Taranto, dove chi va a scuola va anche a lezione di circo. Per imparare a utilizzare meglio la propria identità corporea all’interno di un progetto che un pezzo di identità territoriale sta recuperando col risanamento delle Tagghiate. I trenta studenti dell’Istituto comprensivo Pascoli che stanno frequentando il corso di arti circensi condotto da Monia Pavone di Circolaboratorio Nomade, l’1 luglio saranno, infatti, protagonisti dello spettacolo di nouveau cirque ispirato al libro di Anna Marinelli sulle antiche cave di tufo di San Giorgio Jonico, momento che rappresenta uno degli eventi di «Incontrarti alle Tagghiàte», progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e attuato dal circolo ippico Terra Jonica (soggetto capofila) e dalle associazioni culturali Menti Urbane e Panta Rei Puglia per la salvaguardia ambientale e culturale.
In questo percorso di restituzione alla collettività di un luogo fortemente identitario, destinato a diventare un grande spazio pubblico all’aperto per spettacoli e attività creative, la cui inaugurazione è prevista l’1 e il 2 luglio con compagnie di circo contemporaneo provenienti da tutto il mondo, un ruolo importante gioca il percorso di formazione e coinvolgimento di Circolaboratorio Nomade, la prima scuola di circo in Puglia, nata nel 2009. «Facevo l’animatrice, poi mi sono appassionata all’arte circense e con un bando di Principi attivi ho fondato la scuola a Crispiano», racconta Monia Pavone, l’equilibrista dei sogni. «Ho iniziato facendo ridere i bambini, mi dava emozione. Poi ho imparato tutte le discipline dell’arte circense. Volevo inseguire un sogno e oggi insegno a bambini e ragazzi a inseguire i loro di sogni».
Insomma, il circo come scuola di vita. Perché chi riconosce i propri limiti e le proprie potenzialità sarà sicuramente più forte nell’affrontare la fatica dello studio, del lavoro e della professione. Esattamente quello che si propone, con i quattro moduli dedicati ad «Acrobatica ed equilibrismo», «Giocoleria», «Acrobatica aerea» e «Teatro fisico», il laboratorio di arti circensi condotto da Monia Pavone per gli studenti dell’Istituto comprensivo Pascoli. Dove la palestra si è trasformata in questi mesi in una sorta di chapiteau, un luogo di magia nel quale imparare a crescere ed affrontare le sfide del futuro.











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