domenica 22 settembre 2024


30/05/2017 20:10:14 - Provincia di Taranto - Attualità

La scelta sarebbe ricaduta su una giovane dottoressa, per di più tarantina, sul cui nome vi è per ora riserbo. La specialista sarebbe disponibile ad assumere l’incarico già da giugno

Nel reparto di Pediatria SS. Annunziata di Taranto fra qualche settimana potrebbe finalmente essere presente un primo specialista in Oncologia Pediatrica. La scelta sarebbe ricaduta su una giovane dottoressa, per di più tarantina, sul cui nome vi è per ora riserbo. La specialista sarebbe disponibile ad assumere l’incarico già da giugno, la buona notizia è stata comunicata dal direttore generale dell’ASL TA, dott. Stefano Rossi, all’indomani di un incontro con i responsabili dell’associazione Arcobaleno nel Cuore e Amici del Mini Bar, finalizzato a definire i dettagli dell’ormai prossimo protocollo d’intesa che permetterà di poter istituire un presidio oncologico nel reparto di pediatria del nosocomio del capoluogo jonico.
Un progetto importante che consentirà finalmente di andare a costituire il primo nucleo di pediatria oncologica – che sarà presidiato da due medici specialisti - e di mettere in campo una struttura ad hoc per i piccoli pazienti affetti da malattie oncologiche.
Il contributo raccolto con la iniziativa benefica ‘Ie Jesche Pacce pe te’, lanciata dalla conduttrice televisiva di Italia 1, la Jena, Nadia Toffa, e portata avanti dallo staff delle due organizzazioni tarantine, con il contributo prezioso di tanti volontari, ha raggiunto la considerevole cifra di 450 mila euro. Tale somma permetterà di poter assicurare la presenza in ospedale di due specialisti per due anni. Il direttore dell’ASL ha fatto sapere che nel corso del primo anno saranno avviate le pratiche per garantire l’ assunzione a tempo indeterminato dei due professionisti. Condizione essenziale per dare stabilità e continuità operativa a qualsiasi professionista che si renda disponibile ad assumere l’incarico, nonché serenità alle famiglie dei piccoli pazienti che si rivolgeranno alla struttura tarantina. Il reparto sarà inoltre dotato di quattro posti letto per i casi d’emergenza.
Dunque, un risultato andato persino oltre le stesse aspettative dei promotori, che solo qualche mese fa avevano iniziato questa avventura in modo soft avendo a mente di realizzare un progetto in ambito sanitario a favore dei bimbi del quartiere Tamburi, uno dei quartieri di Taranto   con il più alto numero di bambini con patologie polmonari e respiratorie. Un accordo che produrrà altre sorprese, che saranno comunicate quanto prima.  
Intanto i promotori del progetto   – ricordano Ignazio D’Andria, Santo Casto, Paolo Rusciano e Cosimo Lamura -continuano a raccogliere fondi, si va avanti da dicembre, dal giorno in cui la Iena, Nadia Toffa, a Taranto per l’ennesimo servizio sull’Ilva e sulle criticità della sanità tarantina, decide di indossare nella fortunata trasmissione della domenica sera, l’ormai famosa maglietta con la scritta “Ie Jesche Pacce pe Te” che le è stata donata da Ignazio, il titolare del bar di piazza Gesù Divin Lavoratore.
Il resto della storia è nota, la maglietta nera e fucsia è ormai un oggetto cult, richiestissimo da grandi e piccini, da sud a nord, sinonimo di solidarietà, condivisione, impegno sociale. Ad oggi ne sono state vendute 30 mila con spedizioni in tutta Italia ma anche all’estero, sino in Australia e Canada. E’ richiestissima da ragazzi, mamme con bimbi, scolaresche, operatori della sanità (reparti di case di cura e ospedali), orchestre, formazioni sportive, attività commerciali, gruppi nel settore della distribuzione, studi professionali, associazioni culturali e di volontariato, e poi tanti volti noti dello spettacolo e dello sport, tanto per citarne qualcuno: Ermal Meta, Sud Sound Sistem, Gigi D’Alessio, Clementino, Silvia Mezzanotte, Rossella Brescia, Nicola Di Bari, Maurizio Casagrande, Dario Ballantini, Edoardo Stoppa,Roberta Vinci, Bebe Vio, Nicola Berti, Sakara. E poi i donatori anonimi che sono tanti,  che in qualche caso effettuano donazioni con ifre a tre zeri. 
Infine, merito alla grande squadra – una cinquantina - tra ragazzi e amici che con il loro impegno disinteressato lavorano ormai da mesi in prima linea e dietro le quinte per dare gambe a questa macchina. Gente, moltissimi giovani, mossa solo e soltanto dal desiderio di fare per il bene comune.











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